Dolce Brianza, è Pasqua
Dalle foto di Fabrizio Delmati vengono tanti profumi: la pasticceria, la tradizione, la dolcezza, le colombe, le uova, la Pasqua e, accanto ad esse, l'aroma della primavera in Brianza
Contrasti, come i colori, in una fotografia. Pasqua, celebrazione così opposta al Natale, sia nel tempo, che nelle atmosfere. Pasqua e Natale, nero e bianco, bianco e nero, nel gioco di contraddizioni forti che fa l’immagine.
Natale, è attimo di gioia, il Bambino che nasce, serenità però confusa dentro pomeriggi che si spengono troppo presto in un fiato che si fa fumo tra campi, alberi nudi e le alpi innevate, là in fondo.
Pasqua, invece, è dramma. Morte, croce e dolore, rivestiti però dal risveglio prepotente della vita, con prati, campi e boschi che d’un tratto si fanno violenza di colore.
Così, la natura, dipinge la Pasqua. E l’uomo?
La macchina fotografica è un meccanismo semplice, prende attimi e rende immagini.
Le chiamiamo fotografie. Dietro c’è sempre la nostra visione, capace di aggiungere sapori, toni, e fonderli ai ricordi, alla memoria, a tutto quel che siamo, e farne un segno comune.
La Pasqua di Fabrizio Delmati è stata visitare la dolcezza delle pasticcerie, rendendole sensazione, e simbolo. In un’epoca di show televisivi, queste immagini tiepide sono soprattutto un contrasto alla loro caciara.
Andare a riscoprire il profumo vero di questi artigiani, così lontani dal clamore baraccone e industriale dei Masterchef, e farne elemento della nostra Pasqua.
Un armonioso assieme. Da una parte la dolcezza dell’artigiano. Dall’altra quella della natura. Fusi a rendere dolce un dramma, cristiano.