Si dà fuoco davanti alla villa di Berlusconi: trentenne sardo grave a Niguarda

ARCORE - Si è presentato davanti a Villa San Martino, la residenza di Silvio Berlusconi, tutto cosparso di liquido infiammabile. Poi si è dato fuoco. Autore del gesto, avvenuto stamattina alle 9.30, è Claudio Usala, imprenditore di 30 anni residente a Cagliari. Ora è in gravi condizioni all'ospedale di Niguarda.

E' arrivato dalla Sardegna per darsi fuoco davanti alla villa di Silvio Berlusconi: un imprenditore trentenne, dopo il pronto intervento dei Carabinieri, è ora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Niguarda. Non è comunque in pericolo di vita.

L'uomo, che pare fosse già stato notato la domenica sera, nella mattinata di oggi si è presentato davanti a Villa San Martino già cosparso di liquido infiammabile verso le 9.30. E' stato un attimo: subito ha estratto un accendino di tasca e, senza proferire parola, si è dato fuoco.

Soltanto il pronto intervento dei Carabinieri ha evitato il peggio: impegnati nel servizio di sorveglianza della residenza di Berlusconi, non hanno esitato a intervenire, mettendo a repentaglio la loro stessa incolumità, gettandolo a terra per spegnere l'incendio e quella che era quasi diventata una torcia umana.

Immediatamente sono stati chiamati i soccorritori. Sul posto è giunta un'ambulanza dell'Associazione Volontari di Pronto Soccorso di Vimercate, ma le condizioni dell'uomo hanno suggerito di richiedere l'intervento dell'elisoccorso. Si è pertanto alzato in volo un elicottero dall'ospedale di Niguarda per fare ritorno con il ferito. Tutto ustionato, è in gravissime condizioni. Secondo i medici, però, se la caverà.

A distanza di poco tempo si è capito il perché del gesto, anche se non è chiaro come mai l'abbia compiuto davanti alla casa di Berlusconi che non ha alcun ruolo decisionale nella politica nazionale. L'uomo si chiama Claudio Usala, ha 30 anni e risiede a Cagliari dov'è titolare di un'agenzia pubblicitaria con dodici dipendenti. Un'attività che non pare in crisi, ma si è appreso che la banca in questi giorni abbia deciso di non fargli più credito, mettendo così a rischio il futuro della società.