Spavento a scuola: bambino rimane incastrato nel calorifero
ARCORE - E' stato un grande spavento per tutti, ma non per il diretto interessato. Un alunno, ieri alle 13, giocando con i compagni alla primaria di via Monginevro, è rimasto con la gamba incastrata nel calorifero. Liberato dai Vigili del fuoco, si è subito rimesso a correre
Un bambino un po' esuberante, com'è giusto che sia a quell'età, e una gamba incastrata nel calorifero della scuola. Si è chiuso fortunatamente solo con un grosso spavento quanto è accaduto alla scuola primaria di via Monginevro ad Arcore.
Il fatto risale alle 13 di ieri quando l'alunno di otto anni era impegnato a giocare con i suoi compagni. Corri a destra, corri a sinistra, per la troppa foga è finito con la gamba incastrata nel calorifero situato nell'atrio del plesso scolastico.
Non è stata neanche una cosa da poco, visto che lui non è riuscito a liberarsi e che il personale ha deciso di fare una telefonata ai Vigili del fuoco e al 118 per risolvere la delicata situazione.
A liberare il bambino ci hanno pensato i pompieri. Ma non sono riusciti ad affidarlo al 118. Una volta in piedi, l'alunno si è rimesso a correre con i suoi compagni come se nulla fosse successo. A quel punto hanno tutti valutato che il trasporto in ospedale, vista quella vitalità, non era proprio necessario.
Il fatto risale alle 13 di ieri quando l'alunno di otto anni era impegnato a giocare con i suoi compagni. Corri a destra, corri a sinistra, per la troppa foga è finito con la gamba incastrata nel calorifero situato nell'atrio del plesso scolastico.
Non è stata neanche una cosa da poco, visto che lui non è riuscito a liberarsi e che il personale ha deciso di fare una telefonata ai Vigili del fuoco e al 118 per risolvere la delicata situazione.
A liberare il bambino ci hanno pensato i pompieri. Ma non sono riusciti ad affidarlo al 118. Una volta in piedi, l'alunno si è rimesso a correre con i suoi compagni come se nulla fosse successo. A quel punto hanno tutti valutato che il trasporto in ospedale, vista quella vitalità, non era proprio necessario.
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