Barlassina, aumenta l'addizionale Irpef
Aumentare le imposte per non tagliare i servizi essenziali. E' la difficile scelta compiuta dall'amministrazione comunale che, nei giorni scorsi, ha approvato il bilancio previsionale 2012. E già il fatto che si sia arrivati a metà giugno per portare questo documento in Consiglio comunale (comunque rispettando i termini previsti dalla legge) la dice lunga sulle difficoltà che sta attraversando anche il Comune. "Questa volta - conferma
Piermario Galli, assessore al Bilancio -...
Aumentare le imposte per non tagliare i servizi essenziali. E' la difficile scelta compiuta dall'amministrazione comunale che, nei giorni scorsi, ha approvato il bilancio previsionale 2012. E già il fatto che si sia arrivati a metà giugno per portare questo documento in Consiglio comunale (comunque rispettando i termini previsti dalla legge) la dice lunga sulle difficoltà che sta attraversando anche il Comune. "Questa volta - conferma
Piermario Galli, assessore al Bilancio - abbiamo dovuto fare davvero i salti mortali. Prima di tutto per chè la normativa negli ultimi mesi è cambiata almeno 4 volte e poi perché con questa si sono introdotte tutta una serie di difficoltà che ogni volta hanno determinato la necessità di rifare tutti i calcoli. Le difficoltà principali, com'è facile immaginare, vengono dai tagli: quest'anno dovremo fare a meno di 300 mila euro. Per questo motivo, inizialmente, abbiamo cercato a nostra volta di dare un taglio alle spese. Tutto inutile: abbiamo racimolato soltanto 50 mila euro. Tagliare di più significava intaccare i servizi. Non ce la siamo sentita perchè consapevoli che i servizi che offriamo agli anziani, alle famiglie, ai bambini sono importanti e indispensabili". Il primo passo è stato dunque quello di fare un adeguamento Istat per i servizi a domanda individuale. Poi si è deciso di tenere provvisoriamente invariate le aliquote Imu e di agire contemporaneamenet sull'addizionale Irpef. "Per noi - aggiunge Galli - fin dal momento della sua applicazione nel 1998, è stata pari all0 0,2 per mille. Ora la portiamo a 0,45 ma inserendo una fascia di detrazione per i redditi sino a 8 mila euro. Per quanto ci è possibile, cerchiamo di salvaguardare le fasce più deboli della popolazione".
Piermario Galli, assessore al Bilancio - abbiamo dovuto fare davvero i salti mortali. Prima di tutto per chè la normativa negli ultimi mesi è cambiata almeno 4 volte e poi perché con questa si sono introdotte tutta una serie di difficoltà che ogni volta hanno determinato la necessità di rifare tutti i calcoli. Le difficoltà principali, com'è facile immaginare, vengono dai tagli: quest'anno dovremo fare a meno di 300 mila euro. Per questo motivo, inizialmente, abbiamo cercato a nostra volta di dare un taglio alle spese. Tutto inutile: abbiamo racimolato soltanto 50 mila euro. Tagliare di più significava intaccare i servizi. Non ce la siamo sentita perchè consapevoli che i servizi che offriamo agli anziani, alle famiglie, ai bambini sono importanti e indispensabili". Il primo passo è stato dunque quello di fare un adeguamento Istat per i servizi a domanda individuale. Poi si è deciso di tenere provvisoriamente invariate le aliquote Imu e di agire contemporaneamenet sull'addizionale Irpef. "Per noi - aggiunge Galli - fin dal momento della sua applicazione nel 1998, è stata pari all0 0,2 per mille. Ora la portiamo a 0,45 ma inserendo una fascia di detrazione per i redditi sino a 8 mila euro. Per quanto ci è possibile, cerchiamo di salvaguardare le fasce più deboli della popolazione".