Barlassina: tanti cittadini e le scuole per celebrare il 25 Aprile

Grande partecipazione per la cerimonia del 25 aprile. Un’occasione per riflettere sugli ideali di libertà e giustizia che animarono la Resistenza e la lotta contro il fascismo ben rappresentata dalle letture degli studenti della Scuola Secondaria e dell’Istituto Don Milani di Meda e ben accolta da tutta la cittadinanza. Presenti alla deposizione della corona al Monumento dei Caduti anche molte associazioni, carabinieri e militari e come da tradizione il corpo musicale “G.Verdi” che ha sottoli...

Grande partecipazione per la cerimonia del 25 aprile. Un’occasione per riflettere sugli ideali di libertà e giustizia che animarono la Resistenza e la lotta contro il fascismo ben rappresentata dalle letture degli studenti della Scuola Secondaria e dell’Istituto Don Milani di Meda e ben accolta da tutta la cittadinanza. Presenti alla deposizione della corona al Monumento dei Caduti anche molte associazioni, carabinieri e militari e come da tradizione il corpo musicale “G.Verdi” che ha sottolineato con musica il momento solenne della cerimonia. Nel suo discorso il primo cittadino

Anna Maria Frontini ha ricordato l’importanza di continuare a celebrare il 25 aprile. “Mai come oggi la memoria rappresenta un valore, mentre assistiamo ai fallimenti della politica nell’affrontare le sfide dirimenti del presente. Il ricordo degli anni tragici della guerra e quindi della ricostruzione deve essere vivo più che mai in un momento in cui ci troviamo a dover ricostruire un paese attanagliato da una crisi senza precedenti”, ha detto nel suo discorso che ha avuto anche molti riferimenti alla situazione politica presente. “Il Presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano ci ha dato il miglior esempio che si potesse dare. In un momento così grave, quando sulla scelta del suo successore le forze politiche si stavano avvitando su se stesse, offrendo un indecoroso spettacolo di irresponsabilità, ha rimesso in discussione le proprie scelte personali per servire ancora una volta il paese. Trovo doveroso dunque che tutti noi dedichiamo questa importante giornata proprio al Capo dello Stato, perché possa sentire la vicinanza della gente comune nel difficilissimo compito che lo attende. Egli stesso, nel suo discorso rivolto alle Camere Unite nel giorno del suo insediamento, ha fatto appello alle forze politiche affinché si prendano con realismo le loro responsabilità. Tra i tanti temi affrontati vorrei qui ricordarne uno cruciale, quello del lavoro e della disoccupazione “attorno a cui – ha detto Napolitano - ruota la grande questione sociale che ormai si impone all'ordine del giorno in Italia e in Europa. È la questione della prospettiva di futuro per un'intera generazione, è la questione di un'effettiva e piena valorizzazione delle risorse e delle energie femminili. Non possiamo restare indifferenti dinanzi a costruttori di impresa e lavoratori che giungono a gesti disperati, a giovani che si perdono, a donne che vivono come inaccettabile la loro emarginazione o subalternità. Volere il cambiamento, ciascuno interpretando a suo modo i consensi espressi dagli elettori, dice poco e non porta lontano se non ci si misura su quei problemi perché diventino programma di azione del governo che deve nascere e oggetti di deliberazione del Parlamento che sta avviando la sua attività. E perché diventino fulcro di nuovi comportamenti collettivi, da parte di forze - in primo luogo nel mondo del lavoro e dell'impresa - che 'appaiono bloccate, impaurite, arroccate in difesa e a disagio di fronte all'innovazione che è invece il motore dello sviluppo”.