La biblioteca compie 55 anni e ricorda Alberto Bertoni
BARLASSINA - Una serata tra amici, quella che si è svolta in sala civica "Emilio Longoni", per festeggiare i 55 anni della biblioteca. Ma anche il terzo anniversario dell'intitolazione ad Alberto Bertoni, il docente universitario ricordato dai colleghi che, anni fa, erano stati anche suoi studenti
La serata si fondava su "Il computer e il cervello: automi, algoritmi e complessità". Alla fine, però, si è parlato soprattutto di cuore. Quello del professor Alberto Bertoni, nel terzo anni di intitolazione della biblioteca civica che, in questo 2017, spegne 55 candeline, ma anche del suo grande cuore. Due motivi di festa, insomma, che hanno indotto l'amministrazione comunale a chiamare sul territorio chi il docente universitario l'ha conosciuto proprio bene. Ed ecco quindi l'intervento della professoressa Nicoletta Sabadini e del professor Giovanni Pighizzini.
Colleghi, certamente, ma non solo. Entrambi hanno avuto l'occasione ("la fortuna", dicono loro) di essere stati prima di tutto suoi studenti. "Ogni cosa che faceva Alberto - ha raccontato Pighizzini - aveva una qualità eccellente. Arrivava sempre al nocciolo del problema. Bravissimo nel tenere le lezioni, riusciva a rispondere a tutte le domande, anche a quelle che sembravano un po' insensate. Il senso lo dava lui, valorizzando lo studente che aveva di fronte. Non ha mai fatto distinzioni tra corsisti. Certamente riusciva a 'tirare fuori' molto da chi aveva talento, ma era in grado di ottenere il meglio possibile anche da chi onestamente era più indietro nella materia".
Alla professoressa Sabadini, invece, il compito di tracciare il ritratto del professor Bertoni informatico: "Lui si occupava di informatica teorica. Si appassionava a studi interdisciplinari, legati alla fisica e alla matematica. E, soprattutto nell'ultimo periodo, alla biologia. Molti gli ambiti di ricerca su cui ha focalizzato la sua attenzione. Un cervello sicuramente raffinato, ha avuto l'intelligenza di metterlo a disposizione di tutti per accrescere la conoscenza. Grande personalità, ma si rapportava sempre alla pari con tutti.I suoi studi sono ancora un punto di riferimento per molti".
Alla serata è intervenuta anche la moglie del professor Bertoni, che ha voluto raccontare un aneddoto: "Alberto aveva gradito davvero il 'San Giulio'. Ma continuava a chiedersi cosa avesse fatto per Barlassina per meritarsi il riconoscimento. Una vera risposta non è mai riuscito a darsela, ma una certezza posso darvela io: ricordava con piacere i tempi della sua infanzia, gli anni trascorsi qui. Aveva Barlassina nel cuore".
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