Fondazione Porro, schiaffo al Comune di Seveso: "Sull'Allocchio Bacchini nessuno prende decisioni"
SEVESO - La delusione del consiglio di amministrazione della Fondazione Porro di Barlassina nei confronti del Comune di Seveso.Sul tavolo c'è il discorso dell'Allocchio Bacchini, di proprietà della Fondazione, e una pianificazione urbanistica per nulla condivisa
"L'Allocchio Bacchini? Lasciamo perdere. In Comune a Seveso non c'è nemmeno chi prende una decisione". Lapidario Roberto Redaelli, il presidente della Fondazione Porro (ex Opera Pia Porro), intervenuto mercoledì sera al Consiglio comunale di Barlassina insieme a tutto li consiglio di amministrazione. E, stuzzicato sull'argomento, non si è fatto problemi a dire ciò che pensa.
Le difficoltà erano già emerse lo scorso anno. Sempre durante la seduta consiliare in cui rende conto dell'attività della Fondazione, Redaelli aveva evidenziato che con l'amministrazione comunale di Seveso non c'era dialogo.
Stavolta ha rincarato la dose. Dialogo finalmente sì, ma ben poco soddisfacente: "Neanche una risposta, una decisione...". Oltre a un Piano di Governo del Territorio giudicato insoddisfacente.
Al centro della questione c'è proprio l'area Allocchio Bacchini, una delle ultime aree con una superficie rilevante (e una posizione invidiabile, lungo la Nazionale dei Giovi ma a due passi dal centro) rimaste sul territorio cittadino per una interessante pianificazione urbanistica. E, visto dal punto di vista della Fondazione, che è la proprietaria, anche una possibilità per monetizzare e non impoverire il suo patrimonio.
"Il privato - ha rimarcato Vittorino Erba, consigliere delegato al Bilancio della Fondazione Porro - non troverà mai stuzzicante l'idea di investire per qualche abitazione e per uffici. L'immobilismo attuale lo dimostra. Forse è anche un bene che non si faccia nulla, visto com'è stato pensato il suo utilizzo. L'area ha una vocazione commerciale, che noi vorremmo in particolare spostare verso la Comprint. Di certo l'idea dell'amministrazione comunale di Seveso non ci soddisfa. Non a caso stiamo preparando noi una proposta di variante per un migliore utilizzo dell'area".
Le difficoltà erano già emerse lo scorso anno. Sempre durante la seduta consiliare in cui rende conto dell'attività della Fondazione, Redaelli aveva evidenziato che con l'amministrazione comunale di Seveso non c'era dialogo.
Stavolta ha rincarato la dose. Dialogo finalmente sì, ma ben poco soddisfacente: "Neanche una risposta, una decisione...". Oltre a un Piano di Governo del Territorio giudicato insoddisfacente.
Al centro della questione c'è proprio l'area Allocchio Bacchini, una delle ultime aree con una superficie rilevante (e una posizione invidiabile, lungo la Nazionale dei Giovi ma a due passi dal centro) rimaste sul territorio cittadino per una interessante pianificazione urbanistica. E, visto dal punto di vista della Fondazione, che è la proprietaria, anche una possibilità per monetizzare e non impoverire il suo patrimonio.
"Il privato - ha rimarcato Vittorino Erba, consigliere delegato al Bilancio della Fondazione Porro - non troverà mai stuzzicante l'idea di investire per qualche abitazione e per uffici. L'immobilismo attuale lo dimostra. Forse è anche un bene che non si faccia nulla, visto com'è stato pensato il suo utilizzo. L'area ha una vocazione commerciale, che noi vorremmo in particolare spostare verso la Comprint. Di certo l'idea dell'amministrazione comunale di Seveso non ci soddisfa. Non a caso stiamo preparando noi una proposta di variante per un migliore utilizzo dell'area".
Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui
(in base alle impostazioni del tuo gestore potrebbe finire in caselle diverse dalla "Posta in arrivo")