Brambilla: "I sindaci in Regione bocciano la riforma sanitaria, ascoltiamo la loro voce"
Ieri mattina in Consiglio regionale l'audizione dei sindaci in merito alla riorganizzazione delle strutture sanitarie. Per Monza e Brianza ha parlato Maria Antonia Molteni, sindaco di Veduggio con Colzano, che ha letto il documento condiviso dai primi cittadini della Brianza.
Si è tenuta ieri mattina in Consiglio regionale l'audizione dei sindaci in merito alla riorganizzazione delle strutture sanitarie prevista dalla riforma della sanità voluta da Maroni. È l'ultimo round, quello della consultazione dei territori, per rivedere la soppressione delle aziende ospedaliere e per mettere mano ai confini territoriali delle nuove aziende socio sanitarie territoriali.
Per la conferenza dei sindaci di Monza e Brianza era presente la presidente Maria Antonia Molteni, sindaco di Veduggio con Colzano, che ha letto il documento condiviso dai primi cittadini della Brianza. Per ribadire l'importanza del San Gerardo di Monza come ospedale per le cure di alta specialità, puntualizzare che da tutti i distretti della provincia sono arrivate critiche alla suddivisione attuale e si suggeriscono tre possibili scenari: il mantenimento dell'azienda ospedaliera del San Gerardo così com'è oggi, con il resto del territorio riunito nell'ASST di Desio e Vimercate; la ridefinizione dell'ASST di Monza, che comprenderebbe i comuni limitrofi al capoluogo, e il resto del territorio nell'ASST di Desio e Vimercate; la riunificazione di tutto il territorio in un'unica ASST.
Per la conferenza dei sindaci di Monza e Brianza era presente la presidente Maria Antonia Molteni, sindaco di Veduggio con Colzano, che ha letto il documento condiviso dai primi cittadini della Brianza. Per ribadire l'importanza del San Gerardo di Monza come ospedale per le cure di alta specialità, puntualizzare che da tutti i distretti della provincia sono arrivate critiche alla suddivisione attuale e si suggeriscono tre possibili scenari: il mantenimento dell'azienda ospedaliera del San Gerardo così com'è oggi, con il resto del territorio riunito nell'ASST di Desio e Vimercate; la ridefinizione dell'ASST di Monza, che comprenderebbe i comuni limitrofi al capoluogo, e il resto del territorio nell'ASST di Desio e Vimercate; la riunificazione di tutto il territorio in un'unica ASST.
"Questa riforma ha tolto voce ai sindaci ed è stata costruita senza ascoltare i territori - commentano per il gruppo regionale del Pd Enrico Brambilla e Laura Barzaghi -. Peraltro i sindaci sono i migliori rappresentanti dei cittadini anche in campo sanitario. Sugli assetti territoriali abbiamo finalmente sentito il loro parere, che è molto diverso da quello, assai accomodante, dei vertici di Asl e Azienda ospedaliera, ascoltati nelle scorse settimane sempre in commissione. Il documento dei sindaci è chiaro e ben articolato e boccia come inaccettabile e dannoso l'assetto previsto dalla riforma del centrodestra. Giustamente riconosce il valore e del ruolo del San Gerardo e offre alla discussione diverse soluzioni".