Monti: "Rivolta fiscale se la Provincia non salva la scuola di Brugherio"

BRUGHERIO - Il sindaco Marco Troiano aveva già manifestato pubblicamente il suo disappunto dopo aver ricevuto la comunicazione del Presidente Gigi Ponti. Ora anche Andrea Monti, consigliere provinciale della Lega Nord, si ribella contro l'idea di accantonare il progetto della nuova scuola

"Nessuno può e deve accettare che vengano tagliate le risorse per costruire scuole, l’unico investimento davvero utile per il futuro del nostro territorio". E' l'invito di Andrea Monti, consigliere provinciale della Lega Nord, che invita a difendere la realizzazione del nuovo centro scolastico di Brugherio. Opera che, invece, nonostante la posa della prima pietra sembra sia ormai stata riposta nel cassetto a causa della mancanza di fondi, che ha costretto l'ente a dirottare le risorse su altre necessità.

"Qualche giorno fa - spiega Monti - abbiamo presentato una mozione, di cui sono primo firmatario ma è stata condivisa da tutti i consiglieri di minoranza, che invita il Presidente Gigi Ponti a rivedere la decisione di utilizzare la quota di prestiti non erogati per la realizzazione del Centro Scolastico di Brugherio, che dovrebbero servire per tappare le falle di un bilancio che è stato letteralmente azzerato dai continui prelievi decisi dal Governo di Roma".

Monti sottolinea che le cifre ("da far tremare i polsi") sono scritte nero su bianco sullo stesso documento a firma Ponti: "Lo Stato centrale preleverà l’87,5% dei 61.431.000 di tasse che i cittadini brianzoli sono convinti di versare nelle casse della loro Provincia, attraverso l’addizionale su RcAuto e l’imposta di trascrizione. È un furto, non ci sono altri termini. Un furto ai danni dei nostri cittadini, che ora si vedono costretti a rinunciare ad un investimento fondamentale per il futuro dei nostri giovani: una scuola".

La scelta di non finanziare la realizzazione del centro scolastico, che già era stata accolta con disappunto da Marco Troiano, sindaco di Brugherio, porta Monti a sollecitare "qualsiasi azione utile a ribellarsi rispetto ad un prelievo di risorse che sembra assolutamente abnorme e ingiustificato, anche sperimentando pratiche di resistenza fiscale. Andiamo dal Ministro con tutti i nostri sindaci, consegnandogli simbolicamente la prima pietra già posata della nostra scuola. Il messaggio dev’essere chiaro: teniamoci i nostri soldi e costruiamo le scuole".


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