Droga nelle Groane, Cattaneo scrive al ministro: "Usate i nostri boschi per addestrare i militari"
CERIANO LAGHETTO - Il sindaco Dante Cattaneo ci riprova. Snobbato dal ministro dell'Interno, scrive a quello della Difesa e al Comando militare della Lombardia: chiedendo di utilizzare le Groane per l'addestramento e, allo stesso tempo, per tenere alla larga gli spacciatori
"Si chiede un intervento eccezionale per portata e durata, come ultimo disperato tentativo di evitare che un'ulteriore larga fetta di territorio di questo Paese finisca nelle mani dei delinquenti e che altri cittadini vengano di fatto privati della libertà di poter utilizzare in tranquillità i mezzi pubblici, camminare verso la stazione, passeggiare nel parco, recarsi in visita al cimitero, luoghi improvvisamente diventati ad alto rischio per l'impossibilità di allontanare soggetti pericolosi, spesso già fermati, denunciati o addirittura condannati ma ugualmente lasciati nelle condizioni di portare pericolo ad altri". E' quanto ha scritto nei giorni scorsi Dante Cattaneo, sindaco di Ceriano Laghetto, al Ministro della Difesa e al comando militare della Lombardia, suggerendo di utilizzare l'area boschiva delle Groane per l'addestramento dei militari.
Il primo cittadino aveva già invocato l'arrivo dell'esercito per contrastare il fenomeno dello spaccio della droga, talmente diffuso nella zona, da portare alcune testate nazionali a ribattezzare Ceriano Laghetto come "la Scampìa del nord". O, ancora, a costringere il Prefetto a sopprimere le fermate della ferrovia Seregno-Saronno.
La sua richiesta, però, è sempre rimasta inascoltata. Alle lettere spedite non ha nemmeno ricevuto riscontro. Stavolta ci riprova, citando l'esperienza in corso nel Parco regionale San Rossore-Migliarino, in provincia di Pisa, messo a disposizione dei militari della Brigata Folgore per l'addestramento con la finalità dichiarata di porsi come deterrente alla presenza di delinquenti di vario tipo.
Il primo cittadino aveva già invocato l'arrivo dell'esercito per contrastare il fenomeno dello spaccio della droga, talmente diffuso nella zona, da portare alcune testate nazionali a ribattezzare Ceriano Laghetto come "la Scampìa del nord". O, ancora, a costringere il Prefetto a sopprimere le fermate della ferrovia Seregno-Saronno.
La sua richiesta, però, è sempre rimasta inascoltata. Alle lettere spedite non ha nemmeno ricevuto riscontro. Stavolta ci riprova, citando l'esperienza in corso nel Parco regionale San Rossore-Migliarino, in provincia di Pisa, messo a disposizione dei militari della Brigata Folgore per l'addestramento con la finalità dichiarata di porsi come deterrente alla presenza di delinquenti di vario tipo.
Secondo Cattaneo, è necessario che si attivino forme di presidio continuato, come potrebbe essere, appunto, l'utilizzo della zona per attività di addestramento dei militari: "Le persone perbene di certo non proverebbero alcun disagio nell'incontrare nel bosco personale militare con una divisa che rappresenta lo Stato, invece dei tossicodipendenti in stato di alterazione o delinquenti pluripregiudicati, spesso addirittura stranieri già espulsi, che minacciano anche mostrando armi, convenzionali e non”.
La nuova lettera del sindaco di Ceriano è stata inviata per conoscenza anche a tutti i precedenti destinatari, compreso il ministro dell'Interno, che fino ad oggi non hanno dato alcuna risposta alla richiesta di aiuto avanzata a seguito di una situazione divenuta intollerabile.
“La speranza - commenta il sindaco - è che, almeno i vertici militari possano valutare dal punto di vista tecnico operativo la proposta e mettere a disposizione, anche in tempi rapidi, uomini e mezzi che possano riportare un livello accettabile di “sicurezza percepita” nei troppi cittadini che ormai da tempo sono stati costretti a rinunciare ad una parte del loro territorio".
“La speranza - commenta il sindaco - è che, almeno i vertici militari possano valutare dal punto di vista tecnico operativo la proposta e mettere a disposizione, anche in tempi rapidi, uomini e mezzi che possano riportare un livello accettabile di “sicurezza percepita” nei troppi cittadini che ormai da tempo sono stati costretti a rinunciare ad una parte del loro territorio".
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