Il regalo della città ai terremotati: 1.500 euro con una "cena in giallo"

CERIANO LAGHETTO - Su iniziativa di Diego Ristagno (titolare del ristorante Canova) e dell'amministrazione comunale mercoledì si è svolta la cena in giallo. L'obiettivo era quello di raccogliere fondi a favore del Comune di Maltignano, in provincia di Ascoli Piceno, colpito dal terremoto

Una cena prenatalizia per una serata di gusto, in amicizia con l'impegno a fare del bene ad un comune più sfortunato. E' questa l'idea che ha mosso la straordinaria generosità di Diego Ristagno, titolare del Ristorante Canova, per la “Cena in giallo” organizzata mercoledì sera con il patrocinio dell'amministrazione comunale.

Il motivo del colore prescelto per l'abbigliamento è molto semplice: "Gialll come il colore delle divise della Protezione civile - spiega Antonio Magnani, assessore alla Sicurezza, tra i curatori dell'iniziativa a cui ha aderito tutta la Giunta comunale - tra i primi volontari ad intervenire nelle zone del terremoto e pronti, anche nella nostra zona, a dare una mano in caso di necessità”.

L'invito suggeriva di presentarsi all'appuntamento con qualcosa di giallo: chi il maglione, chi la cravatta, chi un foulard o una camicetta. Grazie a chi ha risposto alla simpatica iniziativa, alla fine sono stati raccolti 1.500 euro da destinare al Comune terremotato di Maltignano, in provincia di Ascoli Piceno. Qualche ora prima della cena, Armando Falcioni,  sindaco del comune marchigiano gravemente danneggiato da quattro scosse successive, a partire dal 24 agosto scorso, ha inviato un toccante videomessaggio di ringraziamento per l'iniziativa, spiegando la situazione ancora piuttosto problematica nel suo piccolo Comune, di 2.500 abitanti.

“E' un piccolo gesto, che si aggiunge alle raccolte straordinarie di materiali effettuate nelle ore immediatamente successive al terremoto e consegnati sul posto ad altri comuni, secondo le necessità”, ricorda Magnani. Una forma di solidarietà semplice e concreta, diretta a quei paesi che per varie ragioni non sono sotto la luce dei riflettori, ma dove spesso è ancora più necessario dare una mano.


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