Cesano M.: 50 chierichetti cesanesi per la Messa nel Duomo di Milano
Andare a Messa nel Duomo di Milano non capita tutti i giorni, probabilmente neanche tutte le domeniche per chi abita dalle nostre parti. Ma salire addirittura all'altare per fare il chierichetto capita forse una volta in tutta la vita. L'esperienza, però, è stata provata da ben 50 chierichetti della Comunità Pentecoste di Cesano Maderno (Santo Stefano, Snia, Molinello e San Bernardo) che sabato hanno contribuito a rendere più bella la Messa delle 17.30 nella chiesa più prestigiosa di tutta la...
Andare a Messa nel Duomo di Milano non capita tutti i giorni, probabilmente neanche tutte le domeniche per chi abita dalle nostre parti. Ma salire addirittura all'altare per fare il chierichetto capita forse una volta in tutta la vita. L'esperienza, però, è stata provata da ben 50 chierichetti della Comunità Pentecoste di Cesano Maderno (Santo Stefano, Snia, Molinello e San Bernardo) che sabato hanno contribuito a rendere più bella la Messa delle 17.30 nella chiesa più prestigiosa di tutta la Lombardia. Accompagnati dal seminarista
Andrea Scarlitti e da una cinquantina di genitori, sono stati accolti con molto calore e simpatia da
Monsignor Claudio Fontana, cerimoniere del Duomo di Milano. Tradendo forse un pizzico di emozione, hanno fatto egregiamente la loro parte durante la funzione celebrata da
Monsignor Gianantonio Borgonovo, insigne biblista, nonché Arciprete del Duomo di Milano.
Andrea Scarlitti e da una cinquantina di genitori, sono stati accolti con molto calore e simpatia da
Monsignor Claudio Fontana, cerimoniere del Duomo di Milano. Tradendo forse un pizzico di emozione, hanno fatto egregiamente la loro parte durante la funzione celebrata da
Monsignor Gianantonio Borgonovo, insigne biblista, nonché Arciprete del Duomo di Milano.
Daniela Freguia :
E bravi i Chierichetti che svolgono con fede e serietà (un poco di emozione non guasta) il loro impegno. La loro presenza non è marginale, perché nel servizio al celebrante, nel corso delle cerimonie religiose, rappresentano la vicinanza/comunione di tutta l’assemblea. (mica ci si può accalcare tutti sull’altare). Di loro si parla troppo poco. Del loro sacrificio, per esempio: neppure il chierichetto s’improvvisa, ci vuole preparazione, per cui studio e prove. E poi gli orari devono essere rispettati e non importa se quando sono chiamati devono rinunciare a qualche ora di sonno o di gioco. La memoria va ai tanti chierichetti che si sono susseguiti negli anni. Alla loro presenza costante alla Santa Messa giornaliera, quando la campanella richiamava all’alba e poco importava se si era in inverno od estate: loro erano sempre là, puntuali e precisi. Li abbiamo ringraziati mai? I tempi sono cambiati, così gli orari e le consuetudini: allora il compito era riservato ai soli maschi, ora l’opportunità è pari. Osservando la bella immagine di questa generazione, trionfante, ai piedi dell’altare del Duomo di Milano, ci si riempie di orgoglio, commozione e gratitudine. Bravi chierichetti! Grazie a Voi e ai vostri Superiori. E grazie ai chierichetti della Brianza tutta. Anche a quelli degli anni passati. Daniela Freguia | martedì 05 maggio 2015 12:00 Rispondi