Ponte ciclopedonale di via Cerati: domani la riapertura

CESANO MADERNO - Riaprirà nella giornata di domani il ponte ciclopedonale che collega piazza XXV Aprile a via Cerati. Tempi rispettati, dunque, dall'amministrazione comunale che ha provveduto alla manutenzione del manufatto in attesa della sua sostituzione con una nuova struttura

L'amministrazione comunale è stata di parola: il ponticello ciclopedonale che collega piazza XXV aprile (piazza delle Poste) a via Cerati, e con essa all'area dei plessi scolatici della King,  della Salvo D'Acquisto e della Sacai, riapre prima delle ferie. A darne notizia è il sindaco Gigi Ponti che, come da programma, ne conferma la riapertura parziale per sabato 9 luglio, in attesa che nel 2017 venga realizzata la nuova struttura in acciaio di attraversamento del fiume e venga avviato un più ampio progetto di interventi sul fiume Seveso.

Verranno infatti effettuati lavori di ripristino di una porzione d'argine a valle di piazza Duca D'Aosta e monitoraggi sulle sponde e sulla qualità delle acque, per un budget di spesa previsto in corso d'anno di circa 90 mila euro. I lavori che per ora hanno consentito la riapertura del ponticello hanno riguardato la riparazione e integrazione dei listoni in legno di larice ammalorati, il ripristino di aree delle travi in marcescenza, la ricostruzione del vincolo di appoggio della trave a sud e l'impacchettamento delle travi principali con regge metalliche.

"Con la riapertura parziale del ponticello - ha puntualizzato intervenendo sull'argomento il sindaco - diamo risposta alle necessità della cittadinanza ed in particolare a quella delle scolaresche, che alla ripresa dell'attività didattica dopo l'estate potranno tornare ad utilizzarlo. Anche se si tratta di un intervento provvisorio, in quanto il ponticello dovrà essere sostituito da una nuova e più duratura struttura, abbiamo ritenuto di procedere comunque: sia per dare maggior tempestività alle attese della cittadinanza che per fornire un segnale di attenzione nei confronti della mobilità dolce, tanto più necessario quando più i percorsi protetti sono rivolti ad un'utenza debole di giovanissimi o di anziani che, muovendosi più spesso a piedi, necessitano di percorsi più brevi e facilitati".