Scarpette rosse e tante iniziative: la città dice no alla violenza contro le donne
CESANO MADERNO - Si apre domani, con l'installazione di scarpette rosse davanti a Palazzo Arese Borromeo, il ricco programma della città di Cesano Maderno in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Aderendo all'invito delle Nazioni Unite a promuovere manifestazioni per la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne, l'amministrazione comunale di Cesano Maderno, in collaborazione con l'associazione "Se non ora quando?" ripropone anche quest'anno una serie di mostre ed eventi sul tema, che hanno in palazzo Arese Borromeo il fulcro. Al cartellone delle proposte collaborano l'IIS Ettore Majorana, il Gruppo Alpini, l'associazione Nordic Walking Triangolo Lariano-Trekking Italia e l'associazione culturale sportiva NG Dance.
Le manifestazioni cesanesi si aprono domani, mercoledì 23 novembre, con l'installazione figurativa di scarpette rosse, nel cortile d'onore di palazzo Arese Borromeo, a ricordo dell'episodio del 2009 quando Eliana Chauved raccolse 33 paia di scarpe rosse per disporle tra le vie e le piazze di Ciudad Juarez, città nord messicana, dove a partire dal 1993 gli atti di violenza al femminile si sono moltiplicati.
Metafora di una marcia silenziosa, le scarpette rosse rappresentano simbolicamente anche a Cesano tutte le donne assenti perché uccise, rapite, violentate o comunque mai tornate a casa. Il progetto "zapata rojos" ha infatti viaggiato per tutto il mondo per portare ovunque una piccola impronta con cui manifestare solidarietà verso tutte le donne che hanno subìto o subiscono violenza. Oltre all'installazione figurativa di sicuro effetto, l'associazione "Se non ora quando?" proporrà tre mostre e una serie di eventi che richiamano l'attenzione della cittadinanza sul tema della violenza di genere, con ciò riconfermando l'impegno della società civile cesanese.
Programma
Mercoledì 23 novembre
ore 9.00, nel cortile d'onore del Palazzo: occupazione "del suolo" con l'installazione di scarpe rosse quale simbolo delle vittime di femminicidio
ore 11.00: apertura mostre (vedi sotto il dettaglio)
Venerdì 25 novembre
ore 19.00, in sala Aurora: "Pink Hour", aperitivo con brani classici. Al pianoforte eseguiti da Adriano Viganò, voce Greta Mariani
Sabato 26 novembre
ore 15.30, con partenza e arrivo da piazza Esedra: "Marcia in Rosa", con tragitto attraverso il giardino di Palazzo Arese Borromeo. Evento in collaborazione con Nordic Walking di Cesano Maderno e Trekking Italia di Milano
ore 17.00, in piazza Esedra: cioccolata per tutti i partecipanti, a cura della sezione di Cesano dell'Associazione Nazionale Alpini
Domenica 27 novembre
ore 15.00, in sala Aurora: progetto coreografico "Nessuno Mai", a cura dell'associazione culturale e sportiva NG di Monza
ore 15.30: dibattito
ore 16.30: presentazione del libro "Quando il sole muore" a cura di Annalisa Seveso, Maria Tea Chiodino e Osvaldo Rossoni: antologia di 4 racconti che parlano di 4 tipi di violenze sulle donne
dalle 17.15, in sala Ritratti: "tea in rosa", accompagnato da Giulia Scilla al violino e Roberta Sala alla tastiera.
Dal 23 al 27 novembre, a palazzo Arese Borromeo saranno aperte ad ingresso libero le rassegne espositive (orario feriale, 15.00 - 17.30; sabato e domenica 10.00 - 12.00 e 15.00 - 17.30):
Mostra fotografica "Nessunamai", opere di Luca Gianferrari e Gianfranco Di Tommasi, in collaborazione con l'associazione NG Monza.
Mostra "NO !", lavori eseguiti dagli studenti del Liceo artistico Ettore Majorana sulla violenza di genere.
Mostra Fotografica "Man D'Amore", opere di Maria Malacrinò; un elogio all'amore, testimoniato dalle mani e dai gesti come simboli per combattere la violenza di genere.
Per tutta la durata della rassegna, inoltre, presenza di un banchetto "Bookcrossing"
Il 25 novembre è la data scelta dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite come "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", per riconfermare l'impegno della società civile ad adoperasi con ogni mezzo per eliminare la violenza fisica, psicologica e verbale contro le donne.
Fu infatti proprio il 25 novembre del 1960 il giorno in cui vennero trucidate nella Repubblica Dominicana le tre sorelle Mirabal, 'colpevoli' di aver avuto il coraggio di lottare per la libertà politica del loro paese opponendosi a una delle tirannie più spietate dell'America Latina.
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