Spacciava droga ai suoi compagni, arrestato con la collaborazione del preside
CESANO MADERNO - Spacciava droga nei pressi della scuola del centro cittadino, che frequentava quale studente dell'ultimo anno: prima e dopo le lezioni. I Carabinieri venerdì sono andati a prenderlo proprio a scuola. Al termine della perquisizione domiciliare è stato arrestato
Per le interrogazioni di quel giorno, probabilmente, era davvero preparato. Ma la domanda più insidiosa gliel'hanno fatta nei corridoi della scuola, non i professori, ma i Carabinieri: "Dove hai la droga?". Lui, studente cesanese dell'ultimo anno di un istituto sueriore con sede in città, ha capito che non aveva più possibilità di cavarsela. Ha collaborato con le forze dell'ordine, ma è stato arrestato.
La visita di militari della Tenenza cittadina a scuola è avvenuta nella mattinata di venerdì. Già da qualche settimana lo tenevano d'occhio nei suoi spostamenti sul territorio, soprattutto nei luoghi frequentati dai giovani.
A scuola, invece, aveva vita facile: prima di entrare in classe, durante l'intervallo quando usciva sul piazzale o alla fine delle lezioni aveva modo di raggiungere parecchi compagni per lo spaccio di marijuana.
Lo spaccio di droga era giunto alle orecchi di alcuni genitori che, allarmati, si erano recati dal dirigente scolastico per informarlo e per chiedergli di intervenire. Lui, dopo aver convocato alcuni studenti, garantendo l'anonimato, si era fatto rivelare il nome dello spacciatore.
Per i Carabinieri è stata solo una conferma dei sospetti che già nutrivano nei suoi confronti. Venerdì si sono presentati nella scuola del centro cittadino. Il ragazzo è stato fatto uscire dalla classe: non aveva droga con sé. I controlli sono però continuati alla sua abitazione, dove lo stesso studente ha consegnato spontaneamente un sacchetto contenente 13 dosi di marijuana. Aveva inoltre banconote per un totale di 100 euro di cui non è stato in grado di giustificare il possesso e, pertanto, sono state considerate frutto dell'attività di spaccio e sequestrate. Stavolta, purtroppo per lui, non si tratta di una marachella che si conclude con una nota sul diario: i Carabinieri lo hanno arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora la giustificazione non deve farla firmare ai genitori, ma dovrà raccontarla direttamente al giudice.
La visita di militari della Tenenza cittadina a scuola è avvenuta nella mattinata di venerdì. Già da qualche settimana lo tenevano d'occhio nei suoi spostamenti sul territorio, soprattutto nei luoghi frequentati dai giovani.
A scuola, invece, aveva vita facile: prima di entrare in classe, durante l'intervallo quando usciva sul piazzale o alla fine delle lezioni aveva modo di raggiungere parecchi compagni per lo spaccio di marijuana.
Lo spaccio di droga era giunto alle orecchi di alcuni genitori che, allarmati, si erano recati dal dirigente scolastico per informarlo e per chiedergli di intervenire. Lui, dopo aver convocato alcuni studenti, garantendo l'anonimato, si era fatto rivelare il nome dello spacciatore.
Per i Carabinieri è stata solo una conferma dei sospetti che già nutrivano nei suoi confronti. Venerdì si sono presentati nella scuola del centro cittadino. Il ragazzo è stato fatto uscire dalla classe: non aveva droga con sé. I controlli sono però continuati alla sua abitazione, dove lo stesso studente ha consegnato spontaneamente un sacchetto contenente 13 dosi di marijuana. Aveva inoltre banconote per un totale di 100 euro di cui non è stato in grado di giustificare il possesso e, pertanto, sono state considerate frutto dell'attività di spaccio e sequestrate. Stavolta, purtroppo per lui, non si tratta di una marachella che si conclude con una nota sul diario: i Carabinieri lo hanno arrestato con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Ora la giustificazione non deve farla firmare ai genitori, ma dovrà raccontarla direttamente al giudice.