Cogliate: dal Presidente della Repubblica una medaglia per Vito Tocco
C'è anche un nostro concittadino tra le persone premiate dalla Prefettura, martedì 27 gennaio, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria:
Vito Tocco è stato infatti insignito della medaglia d'onore, conferita dal Presidente della Repubblica a otto persone della nostra Provincia, internate nei lager nazisti o deportate in Germania per i lavori forzati. Gente che, con il sacrificio, ha contribuito all'affermazione della democrazia nel nostro Paese. Vito Tocc...
C'è anche un nostro concittadino tra le persone premiate dalla Prefettura, martedì 27 gennaio, in occasione della celebrazione della Giornata della Memoria:
Vito Tocco è stato infatti insignito della medaglia d'onore, conferita dal Presidente della Repubblica a otto persone della nostra Provincia, internate nei lager nazisti o deportate in Germania per i lavori forzati. Gente che, con il sacrificio, ha contribuito all'affermazione della democrazia nel nostro Paese. Vito Tocco è nato a Palena (CH) il 22 ottobre 1915 ed è morto in Germania il 10 aprile del 1945. Partì per la guerra e venne mandato in Jugoslavia. Nel mese di giugno del 1943 fu ferito a una spalla e tornò in convalescenza per tre mesi. Si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e nell’autunno 1943 venne fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania. Internato in un campo di concentramento, il 10 aprile del 1945 arrivò la notizia della sua morte. La medaglia è stata ritirata dal figlio
Antonio Giuseppe Tocco. Alla cerimonia presieduta dal Prefetto, Giovanna Vilasi, ha partecipato anche il sindaco
Giuseppe Minoretti.
Vito Tocco è stato infatti insignito della medaglia d'onore, conferita dal Presidente della Repubblica a otto persone della nostra Provincia, internate nei lager nazisti o deportate in Germania per i lavori forzati. Gente che, con il sacrificio, ha contribuito all'affermazione della democrazia nel nostro Paese. Vito Tocco è nato a Palena (CH) il 22 ottobre 1915 ed è morto in Germania il 10 aprile del 1945. Partì per la guerra e venne mandato in Jugoslavia. Nel mese di giugno del 1943 fu ferito a una spalla e tornò in convalescenza per tre mesi. Si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e nell’autunno 1943 venne fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania. Internato in un campo di concentramento, il 10 aprile del 1945 arrivò la notizia della sua morte. La medaglia è stata ritirata dal figlio
Antonio Giuseppe Tocco. Alla cerimonia presieduta dal Prefetto, Giovanna Vilasi, ha partecipato anche il sindaco
Giuseppe Minoretti.