Il Consiglio regionale in Brianza, i sindaci sprecano l'occasione

I sindaci si lamentano che è difficile parlare con la Regione Lombardia. Ma quando questa, con un gesto che non ha precedenti, esce dal palazzo e arriva sul territorio brianzolo con tutti i suoi rappresentanti locali (di maggioranza e minoranza), sono proprio i sindaci a essere assenti. Peccato. Un'occasione sprecata. Diciamo questo, perché l'incontro di venerdì, almeno nel momento organizzato nel municipio di Seregno, era davvero uno di quelli a cui non si può mancare. I referenti locali del...

I sindaci si lamentano che è difficile parlare con la Regione Lombardia. Ma quando questa, con un gesto che non ha precedenti, esce dal palazzo e arriva sul territorio brianzolo con tutti i suoi rappresentanti locali (di maggioranza e minoranza), sono proprio i sindaci a essere assenti. Peccato. Un'occasione sprecata. Diciamo questo, perché l'incontro di venerdì, almeno nel momento organizzato nel municipio di Seregno, era davvero uno di quelli a cui non si può mancare. I referenti locali del Consiglio regionale, accompagnati dal Presidente  Raffaele Cattaneo, hanno infatti accettato di trovarsi tutti insieme con i sindaci del territorio brianzolo per mettere sul tavolo tutti i problemi in un colpo solo. "Lo scopo - aveva spiegato Cattaneo in apertura di giornata - oggi è quello di ascoltare. Per poi tradurre le richieste in un atto di indirizzo da approvare in Consiglio regionale affinché venga sottoposto alla Giunta. Al mattino dialogo con i sindaci, poi con alcune realtà che operano in diversi settori, infine nel pomeriggio incontro con le associazioni e con i cittadini". Così, per chi era presente, è stato davvero. Se

Sandro Archetti (assessore di Limbiate) ha ricordato l'importanza delle metrotranvia,

Concetta Monguzzi (sindaco di Lissone) ha fatto presente la situazione di disagi dei pendolari che utilizzano il treno, ha chiesto di Pedemontana, ha ricordato l'importanza di difendere il consumo di suolo. Su Pedemontana, in un incontro caratterizzato dall'estrema cordialità, ha fatto sentire le sue esigenze

Enrico Moscatelli Spinelli (vicesindaco di Lentate sul Seveso) che oltre alla fase di cantiere che sta coinvolgendo il suo paese teme anche le ripercussioni successive per l'aumento del traffico. L'assessore medese

Furio Cecchetti ha evidenziato la necessità di avere un occhio di riguardo per le attività produttive: da tradurre con patto di stabilità in deroga per i Comuni, Pedemontana, assetto idrogeologico, la creazione di una rete per le piccole e medie imprese. Da Cesano Maderno, che condivide parecchie delle istanze avanzate, il Presidente del Consiglio comunale

Maurilio Longhin ha chiesto di fare attenzione al rischio idrogeologico, chiedendo di valutare con attenzione al progetto sull'invarianza idraulica.

Maria Rosa Radaelli (sindaco di Macherio) ha chiesto anche di affrontare in modo congiunto il discorso dei rifugiati politici perché non si creino situazioni di disagio.

Giacinto Mariani (sindaco di Seregno) ha infine aggiunto all'elenco la ristrutturazione delle aziende ospedaliere, con la necessità di salvare il "Borella" di Giussano nonostante i tagli del Governo, riqualificare la metrotranvia Milano-Seregno, essere più flessibili con la gestione del servizio ferroviario dove occorre avere più attenzione per i pendolari, la cura dei fiumi, la creazione di parchi sovracomunali. Tra tanti temi e tante voci, abbiamo però notato il silenzio e le sedie vuote. Su 23 Comuni invitati, 12 non erano rappresentati: Biassono, Desio, Lesmo, Muggiò, Nova Milanese, Vedano al Lambro, Barlassina, Bovisio Masciago, Ceriano Laghetto, Cogliate, Seveso (che tuttavia ha raggiunto la delegazione in occasione della visita alla Fondazione Lombardia per l'Ambiente), Carate Brianza. Alcuni sindaci sappiamo per certo che erano impegnati in altre riunioni importanti. I sindaci della tratta B2 di Pedemontana (quelli compresi tra Lentate sul Seveso e Cesano Maderno), per esempio, erano proprio in Regione Lombardia per parlare dell'autostrada, tanto che qualcuno ha mandato un delegato. Altri nulla. Nessuna notizia. Quando un ospite annuncia che verrà a trovarci, meglio farci trovare in casa. Soprattutto se si chiama Regione Lombardia e se, come spesso accade, i sindaci si lamentano che non c'è dialogo. Quella di venerdì era l'occasione propizia. Siamo sinceri: l'hanno sprecata i nostri sindaci.