Corbetta: "Causa legale contro Pedemontana? Azione tardiva di sindaci che hanno creduto alle frottole"
Aveva cercato sostegno mesi e mesi fa nella sua attività di sensibilizzazione contro Pedemontana, invocando lo stop definitivo dei lavori. Oggi Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, rimprovera i sindaci per la tardiva iniziativa legale.
"L'azione legale dei sindaci contro Pedemontana? E' un'iniziativa 'leggermente' tardiva, visto che arriva a solo una settimana dall'apertura della tratta B1". Scuote di certo la testa Gianmarco Corbetta, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, sapendo che i sindaci hanno contattato un legale per fare causa alla Società Pedemontana affinché giovedì prossimo non venga inaugurata la tratta che porta da Lomazzo a Lentate sul Seveso.
Lui, del resto, sono mesi (o forse abbiamo anche superato l'anno?) che chiede lo stop dei lavori e la rinuncia definitiva alla realizzazione dell'opera. Non sappiamo se in cuor suo sia tentato dalla voglia di strozzare i sindaci e il Presidente della Provincia di Monza e Brianza per non aver preso posizione già da tempo contro l'autostrada, ma ora non gliele manda a dire.
"Molti di questi sindaci - afferma Corbetta - hanno sempre sostenuto Pedemontana, hanno creduto alle frottole che gli venivano propinate fino a che non hanno sbattuto il muso contro la dura realtà dei fatti. Bastava ascoltare le voci (come la nostra e quella di Legambiente) che da anni avvisavano che i conti non tornavano (dal punto di vista finanziario, delle compensazioni ambientali, della reale utilità dell’opera, della devastazione del territorio). Se lo avessero fatto, avrebbero potuto chiedere ai loro partiti di intervenire, invece per troppo tempo il Movimento 5 Stelle ha combattuto da solo in Regione e in Parlamento contro questa ennesima grande opera inutile e dannosa".
Corbetta, comunque, continua la sua battaglia: "Oggi che non ci sono i soldi per proseguire l’opera, Pedemontana non si azzardi ad aprire i cantieri della tratta B2. La Brianza non si può permettere una Salerno-Reggio Calabria per i prossimi 30 anni”.
Lui, del resto, sono mesi (o forse abbiamo anche superato l'anno?) che chiede lo stop dei lavori e la rinuncia definitiva alla realizzazione dell'opera. Non sappiamo se in cuor suo sia tentato dalla voglia di strozzare i sindaci e il Presidente della Provincia di Monza e Brianza per non aver preso posizione già da tempo contro l'autostrada, ma ora non gliele manda a dire.
"Molti di questi sindaci - afferma Corbetta - hanno sempre sostenuto Pedemontana, hanno creduto alle frottole che gli venivano propinate fino a che non hanno sbattuto il muso contro la dura realtà dei fatti. Bastava ascoltare le voci (come la nostra e quella di Legambiente) che da anni avvisavano che i conti non tornavano (dal punto di vista finanziario, delle compensazioni ambientali, della reale utilità dell’opera, della devastazione del territorio). Se lo avessero fatto, avrebbero potuto chiedere ai loro partiti di intervenire, invece per troppo tempo il Movimento 5 Stelle ha combattuto da solo in Regione e in Parlamento contro questa ennesima grande opera inutile e dannosa".
Corbetta, comunque, continua la sua battaglia: "Oggi che non ci sono i soldi per proseguire l’opera, Pedemontana non si azzardi ad aprire i cantieri della tratta B2. La Brianza non si può permettere una Salerno-Reggio Calabria per i prossimi 30 anni”.