La design week conquista i visitatori che la promuovono con un 8+

Il Salone del Mobile ci riconsegna non solo un ruolo di primo piano nel mondo del design e dell'arredamento, ma anche una Milano da amare e da vivere: secondo un'indagine condotta dalla Camera di Commercio i visitatori la promuovono a pieni voti.

Tornano gli anni Ottanta, torna l’epoca della Milano da bere. Un capoluogo motore non solo dell’economia e dell’industria italiana, ma anche capitale della moda e della cultura. Risultati entusiastici quelli a conclusione del Salone del Mobile e del FuoriSalone che hanno richiamato a Milano e nell’hinterland, Brianza compresa, tantissimi visitatori. Numeri alla mano, con il design week l’immagine di Milano è cambiata diventando per il 58 per cento degli intervistati emblema della città della moda e del design, e per il 44 per cento città dell’arte e della cultura.

Questo quanto emerge dalla ricerca condotta dalla camera di Commercio di Milano su un campione di 400 intervistati italiani e stranieri presenti sia al Salone del Mobile che agli appuntamenti del FuoriSalone, conquistando soprattutto gli stranieri: il 40 per cento vivrebbe con piacere a Milano, mentre tra gli italiani che non vivono nel capoluogo in molti hanno fatto tappa nella città della Madonnina più di una volta.

Promuovendo così a pieni voti l’evento appena concluso, assegnandogli un bel 8+. Parole entusiastiche quelle dei visitatori, ma anche degli addetti ai lavori che, nell’occasione, non hanno comunque mancato di visitare qualche angolo del capoluogo. Sempre dai dati dell’indagine è emerso che passeggiando per la città il visitatore si sente curioso (49 per cento), entusiasta (39 per cento). Descrivendo una città cosmopolita dove si respira l’atsmosfera di Pariga e di Londra, ammirando non solo gli allestimenti per il grande evento del mobile, ma anche gli angoli storici e le vie dello shopping del centro.

Un brand che, calcolatrice alla mano, vale per la Lombardia ben 90 miliardi dei quali ben 25 per il territorio di Monza  e Brianza.