Lentate, Costantin accusa sul bilancio: "Lentate meno sostenibile e poco solidale"
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] E' il bilancio di previsione: nel senso che qualcuno lo prevede catastrofico per le conseguenze che produrrà sulla cittadinanza. Se ne discuterà questa sera nella seduta di Consiglio comunale in programma alle 20.30 al centro civico Terragni in via Monte Santo, ma qualcuno ha già aperto la discussione in anticipo. Si tratta di
Massimiliano Costantin, il rappresentante di Lent...
[caption id="attachment_49" align="alignleft" width="150"] municipio di lentate sul seveso[/caption] E' il bilancio di previsione: nel senso che qualcuno lo prevede catastrofico per le conseguenze che produrrà sulla cittadinanza. Se ne discuterà questa sera nella seduta di Consiglio comunale in programma alle 20.30 al centro civico Terragni in via Monte Santo, ma qualcuno ha già aperto la discussione in anticipo. Si tratta di
Massimiliano Costantin, il rappresentante di Lentate Popolare, che in questi giorni ha diffuso alla stampa un suo comunicato che esprime tutto il suo dissenso nei confronti della delibera. "Rappresenta la sinistra che non esiste. Grazie al Pd, Sel e Iolanda Negri, Lentate è meno sostenibile e sicuramente non solidale. Lasciando alla discussione assembleare le numerose critiche che si possono formulare nei confronti di chi ha un’idea di paese superficiale, burocratica e molto più “egoista” di Lega Nord e Pdl, ho trovato inaccettabili due scelte “politiche” compiute dalla Giunta Rivolta – Moscatelli – Negri". Costantin si riferisce innanzitutto al compenso degli amministratori pubblici, uno dei suoi cavallo di battaglia in campagna elettorale quando suggeriva di guidare il Comune a costo zero per la comunità. "A fronte di una modesta riduzione di spesa di 3 mila euro (dovuta al gettone di presenza dei consiglieri comunali, non allo “stipendio” degli assessori) aumentano la spesa di 3.275 euro per riprendere la pubblicazione del notiziario comunale “Il Punto”. Complessivamente il costo per le cariche elettive è indicato in 145 mila euro, di cui solo euro 25.500 per il Collegio dei Revisori dei Conti". Il secondo motivo di disappunto è dovuto invece a "un taglio inaccettabile nelle prestazioni curate dai Servizi Sociali, con l’azzeramento del Fondo per l’emergenza economica (la Giunta è composta da tre dipendenti pubblici, un pensionato del settore bancario, un avvocato e un architetto); la riduzione del 27% del servizio assistenza educativa domiciliare per portatori di handicap; la diminuzione del 12% delle spese per la frequenza di strutture assistenziali per disabili e del 15% del servizio assistenza domiciliare anziani e portatori di handicap. In calo anche gli interventi per l’integrazione dei canoni di locazione per i meno abbienti ( - 28%), le risorse per interventi assistenziali vari (- 29%), le integrazioni per spese di ricovero ( - 67%)". In attesa di dare battaglia in aula, Costantin lancia un appello alle associazioni di volontariato, alle parrocchie e al sindacato: "Alziamo la voce, con garbo ma anche con fermezza".
Massimiliano Costantin, il rappresentante di Lentate Popolare, che in questi giorni ha diffuso alla stampa un suo comunicato che esprime tutto il suo dissenso nei confronti della delibera. "Rappresenta la sinistra che non esiste. Grazie al Pd, Sel e Iolanda Negri, Lentate è meno sostenibile e sicuramente non solidale. Lasciando alla discussione assembleare le numerose critiche che si possono formulare nei confronti di chi ha un’idea di paese superficiale, burocratica e molto più “egoista” di Lega Nord e Pdl, ho trovato inaccettabili due scelte “politiche” compiute dalla Giunta Rivolta – Moscatelli – Negri". Costantin si riferisce innanzitutto al compenso degli amministratori pubblici, uno dei suoi cavallo di battaglia in campagna elettorale quando suggeriva di guidare il Comune a costo zero per la comunità. "A fronte di una modesta riduzione di spesa di 3 mila euro (dovuta al gettone di presenza dei consiglieri comunali, non allo “stipendio” degli assessori) aumentano la spesa di 3.275 euro per riprendere la pubblicazione del notiziario comunale “Il Punto”. Complessivamente il costo per le cariche elettive è indicato in 145 mila euro, di cui solo euro 25.500 per il Collegio dei Revisori dei Conti". Il secondo motivo di disappunto è dovuto invece a "un taglio inaccettabile nelle prestazioni curate dai Servizi Sociali, con l’azzeramento del Fondo per l’emergenza economica (la Giunta è composta da tre dipendenti pubblici, un pensionato del settore bancario, un avvocato e un architetto); la riduzione del 27% del servizio assistenza educativa domiciliare per portatori di handicap; la diminuzione del 12% delle spese per la frequenza di strutture assistenziali per disabili e del 15% del servizio assistenza domiciliare anziani e portatori di handicap. In calo anche gli interventi per l’integrazione dei canoni di locazione per i meno abbienti ( - 28%), le risorse per interventi assistenziali vari (- 29%), le integrazioni per spese di ricovero ( - 67%)". In attesa di dare battaglia in aula, Costantin lancia un appello alle associazioni di volontariato, alle parrocchie e al sindacato: "Alziamo la voce, con garbo ma anche con fermezza".