Lentate: il Consiglio comunale approva il bilancio che non piace a nessuno
Su una cosa, per una volta, in Consiglio comunale sono stati tutti d’accordo: il bilancio previsionale è inadeguato, carente sotto molto tutti i punti di vista. Poi, fatta questa premessa, le posizioni assunte dai vari gruppi presenti in aula venerdì sera sono state decisamente diverse. “E’ molto simile a quello che aveva già preparato per l’approvazione la Giunta Sasso – ha dichiarato il sindaco
Rosella Rivolta – e che noi non possiamo fare altro che portare a nostra volta ...
Su una cosa, per una volta, in Consiglio comunale sono stati tutti d’accordo: il bilancio previsionale è inadeguato, carente sotto molto tutti i punti di vista. Poi, fatta questa premessa, le posizioni assunte dai vari gruppi presenti in aula venerdì sera sono state decisamente diverse. “E’ molto simile a quello che aveva già preparato per l’approvazione la Giunta Sasso – ha dichiarato il sindaco
Rosella Rivolta – e che noi non possiamo fare altro che portare a nostra volta qui in aula. Non solo perché c’era la scadenza del 30 giugno, che in questi giorni è diventata 31 agosto, ma anche perché gli uffici senza il bilancio previsionale fanno fatica a lavorare. È un bilancio “ingessato”, non per colpa nostra, ma non staremo certo a guardare. Tutt’altro. Quando presenteremo le linee di governo ve ne accorgerete”. Un atteggiamento che ha scatenato l’ira di
Massimo Sasso (Insieme per Lentate): “Mi alzo e me ne vado. Portate in approvazione un bilancio che non condividete. Siamo qui a prenderci in giro? Siamo qui a perdere tempo. Abbiate più rispetto per le persone. Siete qui per farci discutere su un documento che non vi piace e chiedete il nostro voto favorevole. Se proprio il bilancio per voi era fatto male, potevate cambiarlo. Avete avuto un mese e mezzo”. Su questa stessa linea gli interventi degli altri gruppi consiliari che, comunque, non hanno lasciato l’aula preferendo mettere la nuova amministrazione comunale di fronte alle sue responsabilità. “E’ molto curioso quando dite che non avete avuto tempo per intervenire sul bilancio – ha affermato
Massimiliano Costantin (Lentate Popolare) – quando ci tocca rilevare che invece avete avuto la premura di revocare un Pgt. A parte la scadenza che è stata fissata al 31 agosto per la sua approvazione, ora siamo qui per approvare un documento che avete intenzione di modificare dopo che in settimana avrete fatto le vostre valutazioni. Però non venite a dirmi che tutti hanno subìto tagli: Iolanda Negri e i suoi Lavori pubblici non sono stati trattati male. Ci rimettono invece i Servizi sociali: sono 57 mila euro in meno per l’assistenza domiciliare, 28 mila euro in meno per i minori, 12 mila euro in meno per la Croce Rossa. Però decidete di spendere quasi 4 mila euro per fare l’informatore comunale. Quello sì, a quanto pare, è più importante dei bisogni della gente. In più, in questo bilancio da macelleria sociale, aumentate pure le tasse”. Il gruppo “Lega Nord - 5 Borghi”, a sua volta, ha duramente criticato il bilancio entrando nello specifico di singole voci proposte dall’amministrazione Rivolta. Una, in particolare, ha fatto sorridere il capogruppo
Matteo Turconi Sormani: “Avete previsto di incassare più di un milione di euro con la vendita di un immobile situato tra la Nazionale dei Giovi e via Cinque Giornate. Con la revoca del Pgt che farete il 6 luglio, decadrà il Piano attuativo. Pertanto andate a creare un buco di bilancio di 1.060.000 euro poiché non si potrà procedere alla vendita di quell’immobile. Il vostro bilancio è fatto sui “se” e sui “ma”. Si poteva fare diversamente”.
Rosella Rivolta – e che noi non possiamo fare altro che portare a nostra volta qui in aula. Non solo perché c’era la scadenza del 30 giugno, che in questi giorni è diventata 31 agosto, ma anche perché gli uffici senza il bilancio previsionale fanno fatica a lavorare. È un bilancio “ingessato”, non per colpa nostra, ma non staremo certo a guardare. Tutt’altro. Quando presenteremo le linee di governo ve ne accorgerete”. Un atteggiamento che ha scatenato l’ira di
Massimo Sasso (Insieme per Lentate): “Mi alzo e me ne vado. Portate in approvazione un bilancio che non condividete. Siamo qui a prenderci in giro? Siamo qui a perdere tempo. Abbiate più rispetto per le persone. Siete qui per farci discutere su un documento che non vi piace e chiedete il nostro voto favorevole. Se proprio il bilancio per voi era fatto male, potevate cambiarlo. Avete avuto un mese e mezzo”. Su questa stessa linea gli interventi degli altri gruppi consiliari che, comunque, non hanno lasciato l’aula preferendo mettere la nuova amministrazione comunale di fronte alle sue responsabilità. “E’ molto curioso quando dite che non avete avuto tempo per intervenire sul bilancio – ha affermato
Massimiliano Costantin (Lentate Popolare) – quando ci tocca rilevare che invece avete avuto la premura di revocare un Pgt. A parte la scadenza che è stata fissata al 31 agosto per la sua approvazione, ora siamo qui per approvare un documento che avete intenzione di modificare dopo che in settimana avrete fatto le vostre valutazioni. Però non venite a dirmi che tutti hanno subìto tagli: Iolanda Negri e i suoi Lavori pubblici non sono stati trattati male. Ci rimettono invece i Servizi sociali: sono 57 mila euro in meno per l’assistenza domiciliare, 28 mila euro in meno per i minori, 12 mila euro in meno per la Croce Rossa. Però decidete di spendere quasi 4 mila euro per fare l’informatore comunale. Quello sì, a quanto pare, è più importante dei bisogni della gente. In più, in questo bilancio da macelleria sociale, aumentate pure le tasse”. Il gruppo “Lega Nord - 5 Borghi”, a sua volta, ha duramente criticato il bilancio entrando nello specifico di singole voci proposte dall’amministrazione Rivolta. Una, in particolare, ha fatto sorridere il capogruppo
Matteo Turconi Sormani: “Avete previsto di incassare più di un milione di euro con la vendita di un immobile situato tra la Nazionale dei Giovi e via Cinque Giornate. Con la revoca del Pgt che farete il 6 luglio, decadrà il Piano attuativo. Pertanto andate a creare un buco di bilancio di 1.060.000 euro poiché non si potrà procedere alla vendita di quell’immobile. Il vostro bilancio è fatto sui “se” e sui “ma”. Si poteva fare diversamente”.