Lentate, Turconi: "Solidarietà a senso unico, dimenticati i lentatesi"

"Diciamo no alla Prefettura: perché non ha senso preoccuparsi di spendere 1.100 euro al mese per i cittadini stranieri, facendo finta che non esistano situazioni di disagio economico anche per numerosi lentatesi che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese". E' l'appello che
Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista civica "Lega Nord - 5 Borghi" rivolge al sindaco
Rosella Rivolta, infastidito dalla proposta della Prefettura di accogliere cittadini s...

"Diciamo no alla Prefettura: perché non ha senso preoccuparsi di spendere 1.100 euro al mese per i cittadini stranieri, facendo finta che non esistano situazioni di disagio economico anche per numerosi lentatesi che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese". E' l'appello che

Matteo Turconi Sormani, capogruppo della lista civica "Lega Nord - 5 Borghi" rivolge al sindaco

Rosella Rivolta, infastidito dalla proposta della Prefettura di accogliere cittadini stranieri in cambio di un corrispettivo di 36 euro al giorno. "Non si tratta di razzismo - sottolinea Turconi - bensì di un discorso di solidarietà che non può funzionare a senso unico. La Prefettura fa sapere che il Governo offrirà 36 euro al giorno (circa 1.100 euro al mese) per ogni straniero aiutato con vitto, assistenza generica alla persona, pulizia, fornitura di biancheria e abbigliamento, prodotti per l'igiene e una mancetta di 2 euro e mezzo al giorno. L'intento è lodevole: ma nessuno si rende conto che in questo momento abbiamo molti cittadini che i 1.100 euro nemmeno se li sognano? Perché farci carico di altre persone quando già i lentatesi sono in difficoltà?". Turconi è convinto che lo Stato, vista la proposta, non sia ancora del tutto consapevole "del disagio dei cittadini e degli enti locali", tanto da considerare un affronto quella mancia di 2 euro e mezzo al giorno che non tutti i lentatesi riescono a garantire ai loro figli. Gente che bussa anche al municipio e non ottiene granché come aiuto perché i Comuni a loro volta sono penalizzati dai trasferimenti statali in forte diminuzione. Di qui l'appello al sindaco: "L'eguaglianza è la condizione per cui ogni individuo dev'essere considerato alla stregua di tutti gli altri. Il lentatese in difficoltà non deve valere meno dello straniero in difficoltà. Chiedo quindi al sindaco e alla Giunta comunale di declinare l'invito della Prefettura se non saranno previste identiche misure di salvaguardia per i nostri cittadini indigenti che hanno redditi inferiori ai mille euro al mese".