Archetti: "Con i fratelli Romeo abbiamo superato il limite"
LIMBIATE - Sandro Archetti, ora consigliere di opposizione nelle fila del Partito Democratico, contro l'elezione di Vincenzo Romeo quale presidente del Consiglio comunale. L'ex assessore della Giunta De Luca non accetta che le due maggiori cariche cittadine siano divise tra due fratelli
Aveva già manifestato pubblicamente il suo dissenso, lo ha ribadito anche nei giorni scorsi. Sandro Archetti, ex assessore della Giunta De Luca e ora consigliere di opposizione nelle fila del Partito Democratico, non accetta che nel Comune guidato dal sindaco Antonio Romeo il Presidente del Consiglio comunale possa essere il fratello.
"Il nome di Limbiate - afferma Archetti - deriva da 'Lemiate', che significa limite. Indica proprio il lembo di terra che confina con le Groane. Qui, però, mi sembra che il limite sia stato superato abbondantemente. La maggioranza in Consiglio comunale ha obbedito al diktat del sindaco e ha nominato il fratello, Vincenzo Romeo, alla presidenza della massima assise cittadina".
Archetti ribadisce che la sua contrarietà non nasconde nulla di personale nei confronti di Vincenzo Romeo: "L'ho detto a chiare lettere anche in Consiglio comunale. Semplicemente è un discorso di opportunità politica. Non è bello, come qualcuno si è spinto a far rilevare, che le scelte strategiche della Limbiate del futuro possano essere prese nel salotto di casa Romeo"."Il nome di Limbiate - afferma Archetti - deriva da 'Lemiate', che significa limite. Indica proprio il lembo di terra che confina con le Groane. Qui, però, mi sembra che il limite sia stato superato abbondantemente. La maggioranza in Consiglio comunale ha obbedito al diktat del sindaco e ha nominato il fratello, Vincenzo Romeo, alla presidenza della massima assise cittadina".
In modo particolare Archetti è deluso dal voto favorevole delle due rappresentanti della Lega Nord: "Pochi giorni fa sostenevano che non ci si poteva ridurre a dividere in famiglia le due maggiori cariche istituzionali del Comune, poi hanno abbassato la testa obbedendo alle indicazioni del sindaco e delle segreterie provinciali e regionali".