Un carico di 3 tonnellate di hashish, condannato anche un limbiatese
LIMBIATE - Un uomo di 39 anni anni residente in città è stato condannato a quattro anni di reclusione e al pagamento di 54 mila euro. Il Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Pisa lo ha ritenuto colpevole del reato di traffico internazionale di droga in concorso: al volante di un furgone, aveva il compito di scaricare un carico di 3 tonnellate di hashish da uno yacht
Quattro anni di reclusione e 54 mila euro di multa per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E' quanto ha deciso Giuseppe Laghezza, Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Pisa, nei confronti di un limbiatese di 39 anni coinvolto nel trasporto di 3 tonnellate di hashish dalla Spagna a bordo di uno yacht. Condanne anche per altre tre persone che erano state bloccate dalla Polizia. Assoluzione, invece, per una quinta persona all'oscuro di tutto.
I fatti, come riporta "Il Tirreno", risalgono al 3 luglio 2014 quando uno yacht di 20 metri era approdata a un centro di rimessaggio sull'Arno. Ad attendere l'imbarcazione, grazie a una soffiata, anche i poliziotti ben nascosti. Sapevano che su quella barca avrebbero trovato droga proveniente dalla Spagna. E, in effetti, il carico era davvero notevole: tre tonnellate di hashish, nascoste sotto il pavimento "modificato" della barca, per un valore complessivo di milioni di euro.
Mentre erano sulla barca, però, i poliziotti hanno notato anche due furgoni che si sono avvicinati e, notando movimenti insoliti, erano poi fuggiti. Subito inseguiti, i conducenti erano stati bloccati. Su uno di questi c'era proprio il limbiatese. Sui due veicoli erano caricati 67 cartoni da imballaggio, due carrelli, nastro adesivo, taglierini.
Cinque persone sul banco degli imputati, con rito abbreviato. Il Giudice dell'udienza preliminare ha condannato i due skipper e i due conducenti dei furgoni. Assolto, invece, il marinaio. O presunto tale, visto che era salito per la prima volta sulla barca e durante il viaggio di andata e ritorno dalla Spagna aveva sofferto più volte il mal di mare.
I fatti, come riporta "Il Tirreno", risalgono al 3 luglio 2014 quando uno yacht di 20 metri era approdata a un centro di rimessaggio sull'Arno. Ad attendere l'imbarcazione, grazie a una soffiata, anche i poliziotti ben nascosti. Sapevano che su quella barca avrebbero trovato droga proveniente dalla Spagna. E, in effetti, il carico era davvero notevole: tre tonnellate di hashish, nascoste sotto il pavimento "modificato" della barca, per un valore complessivo di milioni di euro.
Mentre erano sulla barca, però, i poliziotti hanno notato anche due furgoni che si sono avvicinati e, notando movimenti insoliti, erano poi fuggiti. Subito inseguiti, i conducenti erano stati bloccati. Su uno di questi c'era proprio il limbiatese. Sui due veicoli erano caricati 67 cartoni da imballaggio, due carrelli, nastro adesivo, taglierini.
Cinque persone sul banco degli imputati, con rito abbreviato. Il Giudice dell'udienza preliminare ha condannato i due skipper e i due conducenti dei furgoni. Assolto, invece, il marinaio. O presunto tale, visto che era salito per la prima volta sulla barca e durante il viaggio di andata e ritorno dalla Spagna aveva sofferto più volte il mal di mare.