Villa Medolago, Romeo: "E' un disastro, davanti all'incendio veniva il magone"

LIMBIATE - A pochi giorni di distanza dall'incendio di Villa Medolago Rasini, la storica dimora situata nel pieno centro cittadino ed edificata nel 1760, il sindaco Antonio Romeo torna sulla vicenda per esternare il suo dispiacere e le sue preoccupazioni

"Veniva il magone davanti a tutte quelle fiamme. Già è tremendo vedere un edificio distrutto dalle fiamme, ma quando si conosce anche la sua storia e si vive nel territorio, non si può rimanere insensibili". Il sindaco Antonio Romeo, a distanza di qualche giorno, torna sulla vicenda dell'incendio di Villa Medolago Rasini, inghiottita dalle fiamme nel pomeriggio di venerdì.

Storica dimora edificata nel 1760 in quello che a tutt'oggi è il centro cittadino, distrutta nel giro di poche ore nonostante l'intervento in massa dei Vigili del fuoco giunti da Desio, Garbagnate Milanese, Monza, Limbiate e Seregno.

"Adesso è un problema vero - spiega il primo cittadino - perché se fino a poco tempo fa si poteva decidere tra il fare il non fare, tra il recuperare l'edificio e stabilirne la destinazione, ora pensare di riutilizzarlo è davvero difficile. Ora dovrà subentrare la Soprintendenza ai Beni architettonici. Non so cosa sarà del futuro di quest villa. La verità è che ora possiamo parlare di vero e proprio disastro".

A chiedergli cosa potesse rappresentare Villa Medolago Rasini, Romeo risponde senza esitazioni: "E' sempre stata conosciuta, ma dai limbiatesi doc. Vedere questa villa che brucia significa essere davanti a un pezzo di storia che se ne va".

Incendio doloso? Fatalità o disattenzione? "Non lo so - conclude Romeo - a me come amministratore pubblico in questo momento la causa interessa meno. La mia attenzione è più focalizzata sul problema. Saranno le forze dell'ordine a indagare e a raccontarci cosa è successo davvero".

G.Gal.


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1 commenti

umbe :
Ma per favore,quale magone,sino all'altro ieri tutti che se ne fregavano,la riprova e'che i VFnon sono potuti intervenire subito per via dei rovi che impedivano di avvicinarsi al rudere,ed ora tutti a piangere per l'immane perdita. Un po'di serieta'non guasterebbe. | giovedì 12 gennaio 2017 12:00 Rispondi