E' partito il progetto "Safer place": più occhi per la Polizia locale e la sicurezza sul territorio
LISSONE - Il progetto è già praticato con successo in altre parti del mondo ma non ha uguali in Lombardia: si tratta di "Safer place", nuova tecnologia installata sul furgone della Polizia locale per avere un sistema di videosorveglianza mobile.
E' iniziato nei giorni scorsi a Lissone, con l'installazione di sei telecamere su un unico automezzo, il profetto "Safer place": ovvero l'idea di una centrale mobile per pattugliare i quartieri del territorio e garantire una maggiore sicurezza ai cittadini.
Una sorta di videosorveglianza mobile, con un furgone Citroen Jumper già in dotazione alla Polizia locale e ora attrezzato ulteriormente, già sperimentata in altre parti del mondo (compresa Israele), ma per la prima volta introdotta in Lombardia.
Nel concreto, il nuovo sistema è composto da sei telecamere installate su un mezzo della Polizia locale che, girando per il territorio, sarà in grado di rilevare a 360 gradi ciò che accade tutt'attorno attraverso un sofisticato sistema di riprese e a un'elevata qualità dei singoli fotogrammi, anche a raggi infrarossi per riprese serali e notturne.
Gli occhi elettronici saranno collegati a un computer, che immagazzinerà una fitta serie di dati grazie al rilevamento automatico delle targhe; sarà così possibile risalire ad eventuali infrazioni riguardanti assicurazioni scadute, revisioni non effettuate o veicoli rubati o sui quali siano in corso indagini delle forze dell'ordine.
Il sistema, progettato dall'azienda israeliana Safer Place (www.saferplace.com) con sede operativa a Tel Aviv, è fornito in un accordo di sperimentazione che proseguirà per sei mesi, al termine dei quali sarà valutata l'efficacia del servizio.
L'impegno di spesa assunto dall'amministrazione comunale è pari a 21.600 euro, ma l'utilizzo di Safer Place sarà a tutti gli effetti "a consumo": per ciascun rilievo fotografico o video ritenuto utile dal Comando di Polizia locale e di cui l'amministrazione comunale potrà disporre, il costo concordato con l'azienda israeliana è pari a 15 euro, sempre col tetto di spesa massima complessiva pari a 21.600 euro.
"Il nostro obiettivo è quello di rendere più sicure le strade, i parchi e i luoghi pubblici di Lissone - dichiara il Comandante della Polizia locale, Ferdinando Longobardo -. Grazie alla tecnologia, la pattuglia mobile del nostro Comando sarà dotata di uno speciale allestimento che le consentirà di effettuare una raccolta dati importante e di acquisire un numero di informazioni particolarmente elevato, fondamentale per la nostra attività di screening lungo le strade del territorio".
In questo modo sarà migliore il presidio del territorio in termini di sicurezza urbana; tra l'altro la centrale mobile sarà impiegata anche nelle pattuglie serali estive in collaborazione con le Polizie di Desio e Muggiò.
Ma non solo: è infatti nei programmi dell'amministrazione comunale creare presidi in alcune zone della città (aree verdi, luoghi di ritrovo, piazze, scuole...) al fine di essere punto di riferimento della cittadinanza e momento di verifica puntuale per tutto ciò che accade nell'area.
Inoltre, in caso di sinistri stradali, il sistema sarà in grado di fornire immagini da sei posizioni differenti, favorendo una rapida ricostruzione dell'accaduto documentabile mediante immagini ad alta definizione.
Ovviamente, sul pulmino utilizzato per la sperimentazione sarà presente la dicitura "Area videosorvegliata" e i dati rilevati saranno trattati secondo la normativa vigente sulla privacy.
Una sorta di videosorveglianza mobile, con un furgone Citroen Jumper già in dotazione alla Polizia locale e ora attrezzato ulteriormente, già sperimentata in altre parti del mondo (compresa Israele), ma per la prima volta introdotta in Lombardia.
Nel concreto, il nuovo sistema è composto da sei telecamere installate su un mezzo della Polizia locale che, girando per il territorio, sarà in grado di rilevare a 360 gradi ciò che accade tutt'attorno attraverso un sofisticato sistema di riprese e a un'elevata qualità dei singoli fotogrammi, anche a raggi infrarossi per riprese serali e notturne.
Gli occhi elettronici saranno collegati a un computer, che immagazzinerà una fitta serie di dati grazie al rilevamento automatico delle targhe; sarà così possibile risalire ad eventuali infrazioni riguardanti assicurazioni scadute, revisioni non effettuate o veicoli rubati o sui quali siano in corso indagini delle forze dell'ordine.
Il sistema, progettato dall'azienda israeliana Safer Place (www.saferplace.com) con sede operativa a Tel Aviv, è fornito in un accordo di sperimentazione che proseguirà per sei mesi, al termine dei quali sarà valutata l'efficacia del servizio.
L'impegno di spesa assunto dall'amministrazione comunale è pari a 21.600 euro, ma l'utilizzo di Safer Place sarà a tutti gli effetti "a consumo": per ciascun rilievo fotografico o video ritenuto utile dal Comando di Polizia locale e di cui l'amministrazione comunale potrà disporre, il costo concordato con l'azienda israeliana è pari a 15 euro, sempre col tetto di spesa massima complessiva pari a 21.600 euro.
"Il nostro obiettivo è quello di rendere più sicure le strade, i parchi e i luoghi pubblici di Lissone - dichiara il Comandante della Polizia locale, Ferdinando Longobardo -. Grazie alla tecnologia, la pattuglia mobile del nostro Comando sarà dotata di uno speciale allestimento che le consentirà di effettuare una raccolta dati importante e di acquisire un numero di informazioni particolarmente elevato, fondamentale per la nostra attività di screening lungo le strade del territorio".
In questo modo sarà migliore il presidio del territorio in termini di sicurezza urbana; tra l'altro la centrale mobile sarà impiegata anche nelle pattuglie serali estive in collaborazione con le Polizie di Desio e Muggiò.
Ma non solo: è infatti nei programmi dell'amministrazione comunale creare presidi in alcune zone della città (aree verdi, luoghi di ritrovo, piazze, scuole...) al fine di essere punto di riferimento della cittadinanza e momento di verifica puntuale per tutto ciò che accade nell'area.
Inoltre, in caso di sinistri stradali, il sistema sarà in grado di fornire immagini da sei posizioni differenti, favorendo una rapida ricostruzione dell'accaduto documentabile mediante immagini ad alta definizione.
Ovviamente, sul pulmino utilizzato per la sperimentazione sarà presente la dicitura "Area videosorvegliata" e i dati rilevati saranno trattati secondo la normativa vigente sulla privacy.