Poker di nuovi assessori: la "rivoluzione morbida" di Concettina Monguzzi
LISSONE - Il sindaco Concettina Monguzzi è pronto per il suo secondo mandato amministrativo. In attesa dell'insediamento ufficiale del Consiglio comunale, in programma lunedì sera, mercoledì ha presentato la sua nuova squadra di assessori
Concetta Monguzzi di nuovo al lavoro. Il sindaco di centrosinistra di Lissone, dal 2012 al governo di quella che, con 45.168 abitanti, è la seconda città della Brianza, è tornato nella "stanza dei bottoni" con una forte investitura popolare. Se nel 2012 era stata un’outsider, questa volta i lissonesi hanno scelto lei. Una vittoria (52,92 per cento contro il 47,08 di Fabio Meroni) che Monguzzi ha accolto come "una grande responsabilità". Mercoledì mattina in sala giunta Concetta Monguzzi ha presentato la nuova giunta.
E – a sorpresa – un sindaco "premiato" da una vittoria storica, ha profondamente cambiato la sua squadra. Sono ben quattro su sette i volti nuovi. Nuovi fino a un certo punto, visto che tutti da anni fanno parte del panorama politico e dell’associazionismo locale. Sono rimasti solo in tre gli assessori già presenti nel precedente esecutivo. Una rivoluzione "morbida", insomma, nello stile al quale ci ha abituato Concetta Monguzzi.
La poltrona di vicesindaco è toccata a Marino Nava. Assessore uscente ai Lavori pubblici, nel "giro di valzer" di deleghe ora ha ricevuto in dote, oltre a quella che aveva già, anche l’incarico di assessore alla Città vivibile, Verde pubblico, Patrimonio, Arredo urbano, Riqualificazione del centro storico e delle periferie, Mobilità.
Riconfermata pure Anna Maria Mariani. Apprezzata per la sua abilità nel terzo settore, sarà responsabile di Servizi sociali, Servizi alla persona, Politiche per la salute, Pari opportunità, Politiche per la casa e Welfare di comunità.
Rinnovo di fiducia anche per Domenico Colnaghi, confermato alla delega di assessore al Bilancio con in più le Risorse finanziarie, i Tributi, le Società partecipate, Economato e acquisti, Pianificazione-programmazione, Fund raising, Progetti intersettoriali strategici e Innovazione tecnologica.
Tra i nuovi ingressi, Alessia Tremolada è in realtà un personaggio molto conosciuto e apprezzato a Lissone. Difensore civico dal 2007 al 2012, è stato consigliere d’opposizione nei primi anni Duemila. Ora farà l’assessore alla Cultura (biblioteca, museo d’arte contemporanea e eventi), all’Istruzione superiore, alle Politiche giovanili, alla Partecipazione, alla Comunicazione, alla Trasparenza e al Personale.
Alessandro Merlino è stato nominato assessore allo Sviluppo economico, con deleghe a Politiche produttive e a Commercio, Politiche del lavoro, Distretto urbano e del commercio, Sportello unico e attività produttive.
Renzo Perego ha dovuto rinunciare alla carica di presidente del Consiglio comunale, ricoperta per cinque anni. Ora è assessore all’Istruzione, allo Sport, all’Educazione agli adulti, alla Formazione professionale, Alternanza scuola lavoro, Servizi demografici.
Antonio Erba, volto conosciuto a Lissone, ha ricevuto le deleghe di Pianificazione del territorio, Urbanistica, Edilizia privata, Ecologia, Parchi e Diritti degli animali.
Concetta Monguzzi ha trattenuto per sé alcuni incarichi "pesanti" come Sicurezza, Igiene urbana, Mobilità sovracomunale (Pedemontana, metropolitana, tram e ferrovie).
"Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato intensamente – ha dettato le sue linee programmatiche Monguzzi – e abbiamo avviato tanti progetti fondamentali per la città: ora i cittadini ci hanno dato la possibilità di portarli a termine". Il programma dei prossimi cinque anni è nato "dal dialogo e dall’ascolto dei cittadini" e cercherà di mettere in pratica le loro richieste, secondo una ricetta che abbina "le piccole cose come una strada pulita e un marciapiede senza buche e i grandi progetti come il blocco dell’avanzata della cementificazione". A questo proposito – tra costruire e non costruire - Monguzzi ha una terza via: "Costruire non è il male assoluto. Non abbiamo intenzione di bloccare l’edilizia in città. Cercheremo però di rinnovare gli edifici storici, evitando il più possibile il consumo di suolo". Attenzione strategica alle periferie, in particolare a Bareggia, Santa Margherita, quartiere Giotto e Pacinotti: "Valorizzeremo il centro storico ma nello stesso tempo faremo in modo che anche i quartieri periferici acquisiscano un’importanza centrale".
Marco Mologni
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