Lissone sceglie Concetta Monguzzi: storico bis in città per il centrosinistra

LISSONE - In una tornata elettorale favorevole al centrodestra, Concettina Monguzzi mantiene il centrosinistra alla guida della città. Sotto di oltre 400 voti al primo turno, ieri è stata sempre in testa durante le operazioni di scrutinio, concludendo al 52,92 per cento

Ha sognato per un attimo il ritorno delle bandiere verdi. Invece, questa notte di fronte al comune di Lissone sono sventolate le bandiere gialle. Fabio Meroni, ex sindaco e parlamentare leghista, sostenuto da un ampio schieramento di centrodestra, esce sconfitto al ballottaggio con il 47,08 per cento. Uno choc per il Carroccio che, nella "città del mobile", aveva sempre vinto a man bassa. Invece, a sorpresa, Concetta Monguzzi, sindaco uscente di centrosinistra, è stato riconfermato con il 52,92 per cento. Per Monguzzi è una vittoria che vale doppio: cinque anni fa il centrodestra era diviso mentre stavolta era compatto. La "sindaca" di centrosinistra inoltre ottiene la riconferma in una tornata dove ovunque i progressisti crollano.

"Ringrazio tutti gli elettori che mi hanno votato e supportato nel corso di una dura campagna elettorale – sono state le prime parole a caldo di Monguzzi -. Grazie a chi mi ha aiutato a non perdere l’entusiasmo. È una vittoria nella continuità del cambiamento. Per Lissone, i prossimi cinque anni saranno decisivi".

Cinque anni fa Concetta Monguzzi aveva posto fine al governo quasi ventennale della Lega Nord. Prima con Fabio Meroni (1994-2002), poi con Ambrogio Fossati (2002-2012) il Carroccio non aveva avuto rivali. Monguzzi era riuscita a prevalere di misura a causa delle divisioni del centrodestra. Nel 2017 Fabio Meroni aveva schierato una coalizione vasta e compatta. Dunque, la sconfitta è ancora più bruciante.

Concetta Monguzzi, insegnante, poco appariscente, nei cinque anni di governo è stata "tosta" nel far funzionare le piccole cose (che poi sono le cose che contano): servizi comunali fatti bene, una biblioteca aperta a tutti, scuole aperte alla città e iniziative dedicate ai bambini e agli anziani. Apprezzato anche l’impegno per tentare di interrompere l’avanzata del cemento e l’aumento della popolazione in una città dove la densità abitativa ha raggiunto i 4865 abitanti per chilometro quadrato.

Fabio Meroni ha pagato il fatto di essere stato già a lungo sindaco in una città che, proprio sotto gli anni del governo della Lega Nord, era passata da 32 mila a 42 mila abitanti (oggi ne ha 45 mila ed è la seconda città più popolosa della Brianza), non sempre con un aumento dei servizi. "Il centrodestra ha vinto a Monza, Meda e Sesto San Giovanni – sono state le prime parole amare di Meroni - mentre a Lissone ha perso un’occasione".

Concetta Monguzzi (37,36 per cento) al primo turno era arrivata con un lieve svantaggio su Fabio Meroni (39,87 per cento). Allo spoglio del ballottaggio invece la sua lista è costantemente stata in vantaggio sulla coalizione di Fabio Meroni: un segno che questa volta Lissone ha "scelto" lei. 

Marco Mologni


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