Nuovo monumento ai caduti: la Famiglia Artistica Lissonese sorprende tutti
LISSONE - Il bando per verificare la manifestazione di interesse da parte di artisti disposti a realizzare il nuovo monumento ai caduti era già stato pubblicato. Ma proprio questo ha fatto ricordare ai soci della Famiglia Artistica Lissonese di un bozzetto di Ermes Meloni
Quando è venuto a conoscenza di un vecchio bozzetto, il sindaco di Lissone, Concettina Monguzzi, ha fermato tutte le procedure per la manifestazione di interesse, revocandola con delibera di Giunta: il monumento ai caduti da collocare in piazza Libertà sarà tutto lissonese.
Una sorpresa a pochi giorni dalla pubblicazione del bando per la realizzazione di un nuovo monumento ai caduti per la Resistenza da collocare alla base della torre di Palazzo Terragni, in corrispondenza della rientranza dove nei decenni scorsi era già era installato un altorilievo dedicato ai partigiani uccisi. Ma, a dire il vero, sorpresa è stata anche per il sindaco, contattato da Giuseppe Valtorta, presidente della Famiglia Artistica Lissonese.
Il bando, infatti, ha risvegliato i ricordi di alcuni storici soci che hanno trovato nei loro archivi un bozzetto steso dallo scultore Natalino Longoni su precise indicazioni di Ermes Meloni, figlio del pittore Gino e a sua volta insigne artista lissonese. Meloni, probabilmente dopo la rimozione del monumento già collocato nella nicchia di Palazzo Terragni, aveva infatti elaborato una proposta per sostituirlo con un altro manufatto.
Una sorpresa a pochi giorni dalla pubblicazione del bando per la realizzazione di un nuovo monumento ai caduti per la Resistenza da collocare alla base della torre di Palazzo Terragni, in corrispondenza della rientranza dove nei decenni scorsi era già era installato un altorilievo dedicato ai partigiani uccisi. Ma, a dire il vero, sorpresa è stata anche per il sindaco, contattato da Giuseppe Valtorta, presidente della Famiglia Artistica Lissonese.
Il bando, infatti, ha risvegliato i ricordi di alcuni storici soci che hanno trovato nei loro archivi un bozzetto steso dallo scultore Natalino Longoni su precise indicazioni di Ermes Meloni, figlio del pittore Gino e a sua volta insigne artista lissonese. Meloni, probabilmente dopo la rimozione del monumento già collocato nella nicchia di Palazzo Terragni, aveva infatti elaborato una proposta per sostituirlo con un altro manufatto.
La situazione, di fatto, ha cambiato le carte in tavola. Impossibile dire di no anche per l'alto valore storico, simbolico e morale della proposta avanzata dalla Famiglia Artistica Lissonese.
"Non si tratta però di un passo indietro - ha voluto precisare il sindaco -, anzi è la volontà di valorizzare tutte le risorse locali affinché il monumento sia sempre più segno condiviso e partecipato da tutta la città. Conosciuta l’esistenza, prima ignota a molti nella stessa Fal, di un progetto di valore e realizzato da una personalità eccellente del campo culturale lissonese, abbiamo scelto di prenderci il giusto tempo per valutare se il bozzetto esistente risponda all’obiettivo dell’amministrazione comunale, che è quello di ripristinare entro il prossimo 25 aprile un segno tangibile proprio nel cuore del centro storico come emblematica testimonianza della volontà di trasmettere la memoria della tragedia dell'ultima guerra mondiale e onorare i caduti della Resistenza e per la libertà".
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