Tre furti in una notte: ma inseguito dai Carabinieri si frattura la tibia
LISSONE - Due colpi messi a segno in via Buonarroti, un terzo tentato nella stessa notte in via Chiusi: un albanese, sorpreso dai Carabinieri, saltando dal tetto si è fratturato la tibia ed è stato arrestato. Il complice, invece, è riuscito a far perdere le sue tracce.
Due colpi andati a segno in via Buonarroti. Un terzo "guastato" dall'intervento dei Carabinieri. E, soprattutto, durante il folle tentativo di fuga, la tibia fratturata. Poi l'arresto. E' andata così la notte, quella tra martedì e mercoledì, per un clandestino albanese di 26 anni, pregiudicato.
Insieme a un complice, approfittando del periodo delle ferie e di numerose abitazioni incustodite, ha dapprima "ripulito" due abitazioni in via Buonarroti: argenteria, con posate di ogni tipo, 25 collane, 13 anelli, orologi. Non si ha nemmeno resistito alla tentazione di prendersi una bottiglia di "Vecchia Romagna" e una di Limoncello.
Poi si è spostato in via Remo Chiusi. Lì, però, la vicina di casa ha udito rumori alle 5.30 del mattino e sapendo che in quel momento l'abitazione era vuota perché i proprietari erano in ferie, ha subito chiamato i Carabinieri.
In un attimo sono arrivate sul posto due pattuglie. L'albanese e il suo complice hanno tentato una fuga disperata saltando da un tetto all'altro e, infine, un bel volo a terra per proseguire la corsa in strada. Ma l'ultimo salto si è rivelato fatale: mentre il complice è riuscito ad allontanarsi, l'albanese è stramazzato a terra dolorante a causa della frattura della tibia.
E' stato subito arrestato. Nell'auto aveva le borse dei colpi precedenti e tutto il materiale necessario per lo scasso, compreso un flessibile.
Insieme a un complice, approfittando del periodo delle ferie e di numerose abitazioni incustodite, ha dapprima "ripulito" due abitazioni in via Buonarroti: argenteria, con posate di ogni tipo, 25 collane, 13 anelli, orologi. Non si ha nemmeno resistito alla tentazione di prendersi una bottiglia di "Vecchia Romagna" e una di Limoncello.
Poi si è spostato in via Remo Chiusi. Lì, però, la vicina di casa ha udito rumori alle 5.30 del mattino e sapendo che in quel momento l'abitazione era vuota perché i proprietari erano in ferie, ha subito chiamato i Carabinieri.
In un attimo sono arrivate sul posto due pattuglie. L'albanese e il suo complice hanno tentato una fuga disperata saltando da un tetto all'altro e, infine, un bel volo a terra per proseguire la corsa in strada. Ma l'ultimo salto si è rivelato fatale: mentre il complice è riuscito ad allontanarsi, l'albanese è stramazzato a terra dolorante a causa della frattura della tibia.
E' stato subito arrestato. Nell'auto aveva le borse dei colpi precedenti e tutto il materiale necessario per lo scasso, compreso un flessibile.