Meda: la celebrazione di San Sebastiano nel santuario tra fede e tradizione

Tanta gente nei giorni scorsi nel santuario per la Messa nel giorno di San Sebastiano. Uno dei martiri più cari alla tradizione popolare, santo patrono del corpo della Polizia locale. E, naturalmente, è stato bruciato in santuario il pallone di san Sebastiano, così come avviene in segno di venerazione per tutti i martiri. I fedeli più anziani, che alla fede abbinano anche il significato dato dalla tradizione, hanno sussurrato che questo 2015 sarà 'alto, solenne e gioioso' mentre guardava...

Tanta gente nei giorni scorsi nel santuario per la Messa nel giorno di San Sebastiano. Uno dei martiri più cari alla tradizione popolare, santo patrono del corpo della Polizia locale. E, naturalmente, è stato bruciato in santuario il pallone di san Sebastiano, così come avviene in segno di venerazione per tutti i martiri. I fedeli più anziani, che alla fede abbinano anche il significato dato dalla tradizione, hanno sussurrato che questo 2015 sarà 'alto, solenne e gioioso' mentre guardavano la fiamma. Sebastiano, martire cristiano, nato a Milano nel 263 e morto a Roma nel 304: secondo la storia trafitto da una miriade di frecce lanciate dai suoi commilitoni e poi, incredibilmente sopravvissuto, flagellato. Da sempre presente nella tradizione lombarda tanto che fu invocato anche durante la grande pestilenza della milano di San Carlo Borromeo e anche il nostro santuario conserva una bella statua con la sua effigie.