Meda: Ramadan in palestra, Lega Nord all'attacco
La voce di cento musulmani nella palestra di via Cialdini per la chiusura del Ramadan, il coro di proteste guidato dalla Lega Nord che non accetta la gestione degli spazi pubblici da parte dell'amministrazione comunale. Il tutto a partire da lunedì scorso, 28 luglio, quando i musulmani si sono dati appuntamento alle 8 grazie all'iniziativa dell'associazione culturale "Concordia" che ha sede in città e che ha chiesto al sindaco
Gianni Caimi la possibilità di usufruire di ques...
La voce di cento musulmani nella palestra di via Cialdini per la chiusura del Ramadan, il coro di proteste guidato dalla Lega Nord che non accetta la gestione degli spazi pubblici da parte dell'amministrazione comunale. Il tutto a partire da lunedì scorso, 28 luglio, quando i musulmani si sono dati appuntamento alle 8 grazie all'iniziativa dell'associazione culturale "Concordia" che ha sede in città e che ha chiesto al sindaco
Gianni Caimi la possibilità di usufruire di questo spazio per la mattinata. Se l'amministrazione comunale non ha trovato motivi per un diniego, le perplessità sono state sollevate dal gruppo della Lega Nord che, allo scopo di evitare l'accusa di razzismo, specifica che non si tratta di ostilità nei confronti di musulmani bensì della volontà di puntare il dito contro una gestione 'incoerente" da parte di chi governa la città. "Ciò che contestiamo con forza - spiegano i responsabili della sezione locale della Lega Nord - è il fatto che determinati importanti passaggi vanno compiuti con un’attività ben chiara di avvicinamento e di conoscenza reciproca e non di nascosto nella speranza di non creare polveroni. Un vecchio parroco di Meda, parlando dell’arrivo anche a Meda di molti musulmani, diceva che il grosso problema era la mancanza di conoscenza da entrambe la parti, ma soprattutto da parte di noi ospitanti. La scelta dell’amministrazione Caimi di concedere uno spazio pubblico per la chiusura del Ramadan è sbagliata sotto molti punti di vista: - un’assenza di confronto con la popolazione medese al punto che si sa dell’avvenimento x la sola presenza di cartelli e per articoli di giornali; - il fatto di dare un luogo pubblico adibito allo sport per una manifestazione religiosa senza adeguato controllo dell’adunanza (cosa che viene invece imposta a qualsiasi associazione che affitta luoghi pubblici per manifestazione: antincendio, sicurezza…). Perché fare le cose di nascosto? Il Ramadan è iniziato il 29 giugno e la richiesta da parte dell’associazione sarà giunta in quel periodo; perché non informare i cittadini e condividere con tutti noi il percorso che si voleva attuare?". Sì dunque alla spazio concesso all'associazione, ma non con queste modalità: "Riteniamo sacrosanto concedere un luogo pubblico ad un’associazione - concludono i rappresentanti della Lega Nord - ma riteniamo sbagliato concederlo per manifestazioni religiose, di qualsiasi credo esse siano, appellandoci a quella laicità dello stato e dei luoghi pubblici richiamata proprio in una delibera della giunta Caimi a giustificazione della rimozione di una statua della madonna dal cortile del Comune".