Acsm Agam: il logo finisce nel Museo del marchio italiano

MONZA - Arriva un nuovo riconoscimento per Acsm Agam. Il loro, quel rosone aperto a ventaglio per simboleggiare tutte le attività del gruppo, è stato ora inserito nel Museo del marchio italiano. Nel 2011 aveva già vinto il premio nazionale Agorà per la comunicazione

Una bella soddisfazione per Acsm Agam: il suo logo, quello tutto colorato che lo rende riconoscibile anche a distanza, è stato inserito nel Museo del Marchio Italiano: uno spazio virtuale che attraverso l'evoluzione e il cambiamento dei principali logotipi nazionali offre una panoramica sulla storia del Made in Italy. L'iniziativa è patrocinata dall'Associazione Italiana Design e Comunicazione. 

Non si tratta del marchio storico dell'azienda. Quello attuale, infatti, è una rivisitazione: armonizzando le scritte originarie delle due ex municipalizzate e superando il tratto che le separava, anche simbolicamente si è infatti inteso trasmettere l’avvenuta fusione fra le realtà di Como e di Monza e la costituzione di una singola società; un concetto già suggerito dalla dicitura (il cosiddetto pay off in gergo tecnico) ”L’energia che unisce”.

E,  dire il vero, non è neanche il primo riconoscimento in arrivo per questo logo: nel 2011, infatti, questo rosone multicolore teso a suggerire il ventaglio di attività del Gruppo, vinse il premio nazionale Agorà per la comunicazione, ritirato a Palermo da Acsm Agam e dall’agenzia monzese Publitrust che ne aveva firmato il restyling.

“Il marchio di una società è un biglietto da visita che implicitamente ne esprime anche i valori ed è fondamentale esporlo in maniera coerente e costante” sottolineano da Publitrust.

“L’inserimento nel Museo del Marchio italiano – dichiarano il presidente e la  vicepresidente di Acsm Agam, Giovanni Orsenigo e Annamaria Di Ruscio – è un’ulteriore conferma del valore che il nostro Gruppo genera per e sul territorio. La presenza del nostro marchio insieme a quello di tante aziende che hanno fatto la storia del Paese ci rende pieni di orgoglio perché sintetizza il nostro modo di fare impresa: in maniera responsabile, etica, socialmente sostenibile, che crea valore per gli azionisti pubblici e privati e per i cittadini, che costantemente ci rinnovano la loro fiducia”. 


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