Acsm Agam: un laboratorio con gli universitari di Milano Bicocca
MONZA - Cosa può fare Acsm Agam per i giovani? E' quanto ha chiesto l'azienda ai diretti interessati: 30 studenti dell'Università di Milano Bicocca impegnati a elaborare progetti, suddivisi in otto gruppi di lavoro
“Acsm Agam per i giovani. Gli studenti progettano”. È il titolo di un evento promosso in collaborazione con l’università della Università degli studi di Milano-Bicocca, andato in scena nei giorni scorsi nella sede di Monza. Oltre 30 studenti, coordinati dal professor Giorgio De Michelis, docente di Informatica per l’organizzazione, ha analizzato e presentato possibili evoluzioni dei servizi erogati dalla multiutility.
Un territorio fertile: Acsm Agam, infatti, alle tradizionali attività sta affiancando nuovi business, legati in particolare all’efficientamento energetico e alla smart city, nel segno di innovazione e energia pulita.
Proprio l’implementazione costante delle prestazioni nell’era digitale è una delle coordinate che hanno orientato il seminario imperniato attorno ad un quesito visionario e pragmatico: “Cosa può fare Acsm Agam per i giovani?”. Ne sono uscite proposte creative, fresche, interessanti, praticabili. Insomma: visioni realistiche, destinate a lasciare semi interessanti.
Lo studio, che era stato preceduto da una prolusione di Annamaria Di Ruscio, vicepresidente di Acsm Agam, a Milano, è stato articolato in 8 gruppi di lavoro. Il tema era lo stesso per tutti: prefigurare modalità di interazione fra la multiutility e le giovani generazioni.
Un compito complesso favorito dal fatto che proprio nel linguaggio online le società del gruppo e in particolare Enerxenia stanno investendo da tempo (dalla bolletta on line alle app), affiancando le risorse e gli strumenti del digitale allo storico canale della presenza fisica sul territorio.
I ragazzi si sono spesi a fondo, cimentandosi intanto con la (“piacevole”) scoperta di una multiuility che è già oltre le commodities cioè non si limita alla sola erogazione di gas luce acqua calore, bensì vi allaccia prestazioni ad alto valore aggiunto, in linea con le aspettative dello sviluppo sostenibile particolarmente sentite dalle giovani generazioni. E l’esito del laboratorio di ricerca (con evidente sentimento di partecipazione nei confronti del progetto) ha proposto uno spaccato multiforme e intrigante di servizi nuovi e da sperimentare: fra forniture per appartamenti abitati da fuori sede, controllo in remoto dei consumi, reti digitali di consumatori.
Progetti di massima naturalmente che, anche se non attuabili in toto, hanno offerto stimoli e sollecitazioni assolutamente “affascinanti e meritevoli di approfondimenti” come ha sottolineato l’amministratore delegato Paolo Soldani.
Oggettivamente difficile stilare una classifica finale, ma alla fine Acsm Agam con il presidente Giovanni Orsenigo ha voluto comunque premiare tre gruppi.
La sinergia con il livello accademico è nelle corde del gruppo Acsm Agam, che l’ha ricercata e trovata (già siglata una convenzione con l’università dell’Insubria sul versante comasco) e che ha intenzione di mantenere, quale vivace serbatoio dell’ulteriore impulso allo sviluppo e dei servizi sintonizzati sui bisogni.
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