Al San Gerardo il tumore al pancreas si opera in pochi minuti con una sonda ecografica
MONZA - All'ospedale San Gerardo un intervento innovativo per la rimozione del tumore al pancreas: utilizzando energia in radiofrequenza l'équipe del dottor Luca Gianotti ha operato su un paziente che si era già sottoposto a due interventi e a 18 cicli di chemioterapia
Il cancro al pancreas rimosso in pochi minuti utilizzando energia in radiofrequenza. Un intervento all’avanguardia e innovativo quello eseguito nelle scorse settimane al San Gerardo per la rimozione di una massa tumorale a livello del pancreas.
Un intervento eseguito in anestesia generale dai professionisti del team della Chirurgia epatico-bilio-pancreatica diretta dal dottor Luca Gianotti e quella di Radiologia interventistica con il direttore Rocco Corso e il dottor Francesco Vacirca.
Un intervento eseguito sotto guida ecografica con l’utilizzo di una sonda e l’inserimento di un ago che eroga energia a radiofrequenza al centro della massa tumorale. Il tumore è stato distrutto e al tempo stesso sono stati liberati antigeni tumorali che attivano e stimolano il sistema immunitario del paziente aiutando quindi a controllare la malattia. Un’importante alternativa al classico intervento chirurgico, meno invasivo e con l’utilizzo immediato di chemioterapia. Con tempi più rapidi di ripresa da parte del paziente stesso, e una degenza meno prolungata in ospedale.
L’intervento è stato eseguito su un paziente che si era già sottoposto a due interventi (nel 2009 e nel 2011) e a 18 cicli di chemioterapia. A distanza di settimane dall’operazione l’uomo è stato sottoposto alla Tac di controllo che ha evidenziato l’efficacia di questa metodologia di intervento.
Un intervento eseguito in anestesia generale dai professionisti del team della Chirurgia epatico-bilio-pancreatica diretta dal dottor Luca Gianotti e quella di Radiologia interventistica con il direttore Rocco Corso e il dottor Francesco Vacirca.
Un intervento eseguito sotto guida ecografica con l’utilizzo di una sonda e l’inserimento di un ago che eroga energia a radiofrequenza al centro della massa tumorale. Il tumore è stato distrutto e al tempo stesso sono stati liberati antigeni tumorali che attivano e stimolano il sistema immunitario del paziente aiutando quindi a controllare la malattia. Un’importante alternativa al classico intervento chirurgico, meno invasivo e con l’utilizzo immediato di chemioterapia. Con tempi più rapidi di ripresa da parte del paziente stesso, e una degenza meno prolungata in ospedale.
L’intervento è stato eseguito su un paziente che si era già sottoposto a due interventi (nel 2009 e nel 2011) e a 18 cicli di chemioterapia. A distanza di settimane dall’operazione l’uomo è stato sottoposto alla Tac di controllo che ha evidenziato l’efficacia di questa metodologia di intervento.