Anziana dorme da quarant'anni sullo stesso pianerottolo
MONZA - Dire che abita in quella palazzina di via Melette di Gallio, nel quartiere Triante, non è corretto: ma Giuseppina, ora settantanovenne, da ben quarant'anni, dorme esattamente lì. Su un pianerottolo, tirando fuori una coperta dalla sua borsa. Esce al mattino con i pendolari, ritorna alla sera e citofona agli inquilini, che non sono capaci di lasciarla fuori.
Arriva ogni sera, citofona, poi tira fuori dalla borsa una coperta e si sistema sul pianerottolo del palazzo per dormire. Fa così da quarant'anni la signora Giuseppina, che all'anagrafe ne ha 79 e che pur non avendo più l'abitazione in quello stabile da quasi mezzo secolo, non se n'è mai andata.
Una storia davvero incredibile quella rivelata dal "Corriere della Sera" e che, quotidianamente, si ripete in via Melette di Gallio nel quartiere Triante. Vicenda anche decisamente singolare, perché non è un'abusiva che entra di nascosto: quando lei arriva di sera, citofona a qualche inquilino che, immancabilmente, le apre.
Del resto lì dentro la conoscono tutti, o quasi. E' un po' di famiglia per tutti, a parte i nuovi arrivati che forse fanno un po' fatica a convivere con questa situazione nonostante Giuseppina faccia di tutto per non recare disturbo. Cambia spesso pianerottolo per non infastidire sempre le stesse persone, utilizza una sua coperta, che di buon mattino fa sparire nella sua borsa per uscire come tante altre persone.
Alla fine è una pendolare anche lei: prende il pullman, va a Milano in biblioteca. Ritorna di sera per dormire. Non fa del male a nessuno, anzi molti la considerano anche una persona forse un po' stravagante ma anche molto gentile.
Di lei hanno provato a occuparsi anche i Servizi sociali: per qualche notte, a fine 2015, sono riusciti a mandarla in un dormitorio. Ma non c'è stato niente da fare, è tornata indietro. E il Comune, essendo la donna sana a tutti gli effetti, anche di mente, non può obbligarla a fare diversamente.
Una storia davvero incredibile quella rivelata dal "Corriere della Sera" e che, quotidianamente, si ripete in via Melette di Gallio nel quartiere Triante. Vicenda anche decisamente singolare, perché non è un'abusiva che entra di nascosto: quando lei arriva di sera, citofona a qualche inquilino che, immancabilmente, le apre.
Del resto lì dentro la conoscono tutti, o quasi. E' un po' di famiglia per tutti, a parte i nuovi arrivati che forse fanno un po' fatica a convivere con questa situazione nonostante Giuseppina faccia di tutto per non recare disturbo. Cambia spesso pianerottolo per non infastidire sempre le stesse persone, utilizza una sua coperta, che di buon mattino fa sparire nella sua borsa per uscire come tante altre persone.
Alla fine è una pendolare anche lei: prende il pullman, va a Milano in biblioteca. Ritorna di sera per dormire. Non fa del male a nessuno, anzi molti la considerano anche una persona forse un po' stravagante ma anche molto gentile.
Di lei hanno provato a occuparsi anche i Servizi sociali: per qualche notte, a fine 2015, sono riusciti a mandarla in un dormitorio. Ma non c'è stato niente da fare, è tornata indietro. E il Comune, essendo la donna sana a tutti gli effetti, anche di mente, non può obbligarla a fare diversamente.