Avvoltoio morto di fame, circense condannato per maltrattamenti
MONZA - Si è concluso martedì, dopo quattro anni di dibattimento e di perizie, il processo iniziato dopo il blitz delle Guardie Zoofile dell'Enpa e della Polizia provinciale al circo "Pantera Rosa" avvenuto nell'autunno 2012. Gli animali, posti sotto sequestro, erano stati affidati allo stesso imputato.
L'avvoltoio collorosso è deceduto a causa di un cronico stato di debilitazione e malnutrizione. Così ha deciso martedì mattina il giudice Letizia Anna Brambilla del Tribunale di Monza, supportata dalla perizia del Centro di Referenza Nazionale per la Medicine veterinaria forense, che ha condannato un circense alla multa di 10 mila euro oltre alla sospensione dell'esercizio dell'attività per quattro mesi e alla confisca degli animali.
La vicenda era iniziata nell'autunno 2012, quando le Guardie Zoofile dell'Enpa e la Polizia provinciale avevano compiuto un blitz alla periferia di Monza per verificare lo stato di salute degli animali del circo "Pantera Rosa di Aldo Martini che ospitava lo zoo di Radojca Mirkovich. Durante l'operazione si era proceduto al sequestro di un leone, una tigre, un coccodrillo, un caimano, un alligatore, due istrici, un falco di Harrys e dell'avvoltoio che fin dal primo momento era parso l'esemplare in condizioni più critiche.
Gli animali, posti sotto sequestro, erano stati affidati allo stesso imputato poiché nel territorio non esiste un centro che possa ospitarli. Nel frattempo, però, la battaglia legale: con l'imputato determinato a ricorrere fino in Cassazione contro il sequestro dei suoi esemplari. Purtroppo, proprio durante questa fase, con gli animali ancora sotto sequestro e in affidamento all'imputato, l'avvoltoio collorosso è deceduto. Non per anzianità, bensì di fame come rilevato dalla perizia richiesta dal Pm Giulia Rizzo.
Martedì è arrivata la sentenza del giudice Brambilla: maltrattamento di animali. Con tanto di liquidazione di 5 mila euro anche all'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che si era costituito parte civile.
"Per la prima volta - ha commentato Ermanno Giudici, capo nucleo delle Guardie Zoofile - viene riconosciuto il maltrattamento di rettili. L'augurio è che dopo questa condanna possano essere riviste le modalità di rilascio delle autorizzazioni ai complessi circensi".
La vicenda era iniziata nell'autunno 2012, quando le Guardie Zoofile dell'Enpa e la Polizia provinciale avevano compiuto un blitz alla periferia di Monza per verificare lo stato di salute degli animali del circo "Pantera Rosa di Aldo Martini che ospitava lo zoo di Radojca Mirkovich. Durante l'operazione si era proceduto al sequestro di un leone, una tigre, un coccodrillo, un caimano, un alligatore, due istrici, un falco di Harrys e dell'avvoltoio che fin dal primo momento era parso l'esemplare in condizioni più critiche.
Gli animali, posti sotto sequestro, erano stati affidati allo stesso imputato poiché nel territorio non esiste un centro che possa ospitarli. Nel frattempo, però, la battaglia legale: con l'imputato determinato a ricorrere fino in Cassazione contro il sequestro dei suoi esemplari. Purtroppo, proprio durante questa fase, con gli animali ancora sotto sequestro e in affidamento all'imputato, l'avvoltoio collorosso è deceduto. Non per anzianità, bensì di fame come rilevato dalla perizia richiesta dal Pm Giulia Rizzo.
Martedì è arrivata la sentenza del giudice Brambilla: maltrattamento di animali. Con tanto di liquidazione di 5 mila euro anche all'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che si era costituito parte civile.
"Per la prima volta - ha commentato Ermanno Giudici, capo nucleo delle Guardie Zoofile - viene riconosciuto il maltrattamento di rettili. L'augurio è che dopo questa condanna possano essere riviste le modalità di rilascio delle autorizzazioni ai complessi circensi".