C’è crisi e la metà dei Lombardi rinuncia alle vacanze
MONZA - Le vacanze? Sì, in cartolina. O, visto che siamo in un'era tecnologica, allo schermo di un computer: stando a uno studio condotto dalla Camera di Commercio, infatti, la metà dei lombardi quest'anno rinuncia alle vacanze estive per motivi di budget
Dal Governo arrivano segnali di ripresa, ma oltre la metà dei lombardi le vacanze estive quest’anno le trascorrerà a casa. Questo quanto emerge dall’indagine “Famiglie ed estate 2016. Monza e Brianza e Lombardia” condotta dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere.
Numeri alla mano tra giugno e settembre – periodo appunto dedicato alle ferie – la metà dei lombardi resterà in città. Ma anche per chi si metterà in viaggio il budget è comunque rosicato. Tornati a casa bisogna fare i conti con il corredo scolastico, con le bollette, le tasse e altre spese.
In media ogni famiglia spenderà per le ferie 1.128 euro, una spesa inferiore rispetto all’anno scorso.
Anche chi riesce a concedersi qualche giorno di vacanza sta attento a non svuotare il portafoglio optando per vacanze più brevi (12 per cento), prediligendo alloggi economici (10 per cento), oppure rinviando le ferie nei periodi di bassa stagione (7 per cento).
Solo il 36 per cento delle famiglie a basso reddito ha preparato le valigie con una spesa media di 823 euro, mentre la cosiddetta classe media opta per il periodo di bassa stagione. Anche i giovani tirano la cinghia: un ragazzo su tre rinuncia alle ferie e per chi parte il budget è di circa 900 euro.
Infine un occhio alle province: le famiglie più parsimoniose sono quelle bresciane che destinano 1000 euro alle vacanze, mentre a Milano e a Bergamo il budget raggiunge i 1.300 euro. A Brescia resta a casa il 55 per cento delle famiglie seguita da Varese dove il 50 per cento rinuncia alle vacanze.
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