Formula Uno a Monza: nel 2016 l'ultima corsa?
MONZA - Nel weekend che riavvicina il pubblico al mondo dei motori, con l'inizio della stagione della Formula Uno, c'è anche la notizia dell'addio di Monza con le dichiarazioni di Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci. Il quale, il giorno dopo, smentisce o ridimensiona la portata delle sue frasi pur ammettendo che le speranze di un Gran Premio nel 2017 sono davvero poche.
Gli appassionati brianzoli della Formula Uno che ogni anno non rinunciano all'appuntamento con l'autodromo, faranno bene ad affrettarsi nell'acquisto del biglietto: il Gran Premio di quest'anno potrebbe essere l'ultimo. Il "peso" storico del circuito di Monza conta poco: a determinare il rinnovo del contratto servono i soldi e soprattutto un lavoro di relazioni.
"E' stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare", ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci nel weekend motoristico, affrettandosi ad aggiungere che "tra il poco o il niente è meglio il poco, e Imola sembra il circuito più adatto rispetto al Mugello".
Nelle dichiarazioni, rilasciate a "Il Fatto Quotidiano" la consapevolezza che a determinare lo stop al rinnovo del contratto sono stati i personalismi. Non solo questione di soldi, dunque, visto che Sticchi Damiani pare abbia spuntato un trattamento di favore da 19 milioni di euro all'anno mentre altri circuiti pagano anche il doppio pur di aggiudicarsi l'arrivo della Formula Uno.
Si vocifera che Ecclestone non abbia mai avuto un buon rapporto con la società che gestisce l'autodromo e, in particolare, che non abbia digerito la scelta di fare modifiche per potere richiamare anche le superbike.
Dopo il polverone Sticchi Damiani si è affrettato a smentire le sue dichiarazioni o, comunque a ridimensionarle facendo notare che sta ancora lavorando mantenere il Gran Premio d'Italia a Monza anche se le difficoltà sono notevoli. L'addio alla Formula Uno, insomma, sembra essere rimandato di qualche mese.
"E' stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare", ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci nel weekend motoristico, affrettandosi ad aggiungere che "tra il poco o il niente è meglio il poco, e Imola sembra il circuito più adatto rispetto al Mugello".
Nelle dichiarazioni, rilasciate a "Il Fatto Quotidiano" la consapevolezza che a determinare lo stop al rinnovo del contratto sono stati i personalismi. Non solo questione di soldi, dunque, visto che Sticchi Damiani pare abbia spuntato un trattamento di favore da 19 milioni di euro all'anno mentre altri circuiti pagano anche il doppio pur di aggiudicarsi l'arrivo della Formula Uno.
Si vocifera che Ecclestone non abbia mai avuto un buon rapporto con la società che gestisce l'autodromo e, in particolare, che non abbia digerito la scelta di fare modifiche per potere richiamare anche le superbike.
Dopo il polverone Sticchi Damiani si è affrettato a smentire le sue dichiarazioni o, comunque a ridimensionarle facendo notare che sta ancora lavorando mantenere il Gran Premio d'Italia a Monza anche se le difficoltà sono notevoli. L'addio alla Formula Uno, insomma, sembra essere rimandato di qualche mese.