Gli scoppia un petardo in mano, bambino di 8 anni perde tre dita
MONZA - Mentre era solo nella sua camera gli è esploso tra le mani il petardo che aveva acceso. Un bambino di otto anni, domenica verso l'ora di cena, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Gerardo. I medici sono riusciti a salvargli il pollice, ma hanno dovuto amputare tre dita.
Quel gioco che ha visto fare ai ragazzi più grandi e agli adulti per lui era troppo pericoloso: un bambino di 8 anni, nella serata di domenica, si è visto esplodere un petardo in casa tra le mani. Portato d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza, ha perso tre dita.
Il drammatico incidente è avvenuto verso le 20.30 in un'abitazione in via Silvio Pellico quando il bambino, figlio di una coppia di origine ucraina, era da solo a giocare in camera da letto. Incautamente ha preso un petardo tra le dita e l'ha acceso. Pare volesse lanciarlo dalla finestra e che non abbia fatto in tempo ad aprire i vetri dopo averlo acceso.
Di colpo si è udito il forte botto. Insieme a questo anche le urla disperate di dolore del bambino. La mamma, accorsa in camera da letto, ha chiamato il 118. Per il figlio si sono spalancate le porte dell'ospedale San Gerardo, uno dei centri più rinomati in Italia, forse in tutta Europa, per la cura della mano e degli arti.
I medici hanno fatto di tutto per salvargli il pollice, considerato di fondamentale importante per l'utilizzo della mano, ma sono stati costretti ad amputare parte dell'indice, dell'anulare e del mignolo.
Il drammatico incidente è avvenuto verso le 20.30 in un'abitazione in via Silvio Pellico quando il bambino, figlio di una coppia di origine ucraina, era da solo a giocare in camera da letto. Incautamente ha preso un petardo tra le dita e l'ha acceso. Pare volesse lanciarlo dalla finestra e che non abbia fatto in tempo ad aprire i vetri dopo averlo acceso.
Di colpo si è udito il forte botto. Insieme a questo anche le urla disperate di dolore del bambino. La mamma, accorsa in camera da letto, ha chiamato il 118. Per il figlio si sono spalancate le porte dell'ospedale San Gerardo, uno dei centri più rinomati in Italia, forse in tutta Europa, per la cura della mano e degli arti.
I medici hanno fatto di tutto per salvargli il pollice, considerato di fondamentale importante per l'utilizzo della mano, ma sono stati costretti ad amputare parte dell'indice, dell'anulare e del mignolo.