Il Cam non lascia, anzi diventa più grande: e con Synlab è ora parte della maggiore realtà italiana nella diagnostica integrata

MONZA - Il Cam di viale Elvezia non chiude. Anzi, diventerà il quartiere generale del Gruppo Synlab, nuovo colosso nel campo della diagnostica integrata, frutto della fusione tra Synlab e Labco. Il Cam è considerato di importanza strategica all'interno dell'attività del gruppo

"Sarebbe stato folle smobilitare il Cam". Parole di Giovanni Gianolli, amministratore delegato del gruppo Synlab che, con la fusione con Labco (presente in Italia con il Cam di Monza, il Baluardo di Genova e l'istitudo Sdn di Napoli), dà ora vita alla più grande rete nazionale nell'offerta di servizi di diagnostica integrata.

Viene da sorridere a Gianolli ripensando a quando è stato convocato in Regione Lombardia: "Hanno fatto bene a chiamarmi, capisco le legittime preoccupazioni che erano nate dopo le voci incontrollate di chiusura del Cam e di un trasferimento nella struttura di Castenedolo nel bresciano. Abbiamo fatto chiarezza, visto che la situazione è esattamente quella opposta: non di smobilitazione, bensì di consolidamento e di rilancio".

Alla fine, a conti fatti, anche il 90 per cento del personale resta nella sede monzese di viale Elvezia, il piccolo spostamento è frutto della necessaria riorganizzazione. 

"La realtà è solida - commenta Gianolli - visto che il Gruppo Synlab è presente in 35 Paesi distribuiti in 4 continenti, con un fatturato vicino al miliardo e mezzo di euro. In Italia, con questa fusione, sono quasi 170 milioni di euro di fatturato, 22 milioni di analisi e più di un milione di prestazioni di polidiagnostico  eseguite nel 2015. Con più di 1.000 dipendenti e 800 liberi professionisti".

Cam, dunque, all'interno di un gruppo che punta sempre di più a rafforzare la sua leadership nel settore della diagnostica integrata (quella di laboratorio e quella medica) aumentando ancora di più la qualità. "Cam - ha concluso Gianolli - ci ha aperto un mondo. Perché prima eravamo specializzati in laboratorio, ora punteremo forte anche sulla diagnostica".

Ma al di là dei numeri e della solidità del gruppo, a dare rassicurazioni sono i piani di sviluppo: "Il Cam di Monza - afferma Andrea Buratti, direttore della divisione centri diagnostici del gruppo Synlab - è diventato il nuovo quartier generale del gruppo. Continuerà a offrire i propri servizi al pubblico, sarà sempre di più punto di eccellenza. Nel 2012 eravamo qui per l'inaugurazione di questa sede. Sembrava una scommessa. Abbiamo invece assistito a una crescita ininterrotta: la crescita non è finita, saremo un modello di riferimento per la diagnostica integrata. L'obiettivo è quello di continuare ad attivare nuovi servizi grazie alla collaborazione con gli specialisti del territorio di provenienza ospedaliera, per garantire da una parte al paziente la qualità della prestazione clinica e, all'occorrenza, la continuità assistenziale. E, dall'altra parte, creare sinergia con le aziende ospedaliere".