Il Comitato per il Parco: "Il Papa durante l'omelia si schieri per l'ambiente"

MONZA - Hanno più volte fatto presente il loro disappunto per le conseguenze che il prato subirà a causa dell'arrivo di massa di pellegrini per la Messa di Papa Francesco. I rappresentanti del Comitato per il Parco chiedono ora al Pontefice di schierarsi per la tutela dell'ambiente durante l'omelia

Hanno diffuso le foto del pratone, con i segni ancora visibili sull'erba causati dal palco che ha ospitato Ligabue, e hanno inviato una lettera a Papa Francesco: i componenti del Comitato per il Parco sollecitano di nuovo l'attenzione del Pontefice sul tema dell'ambiente.

In totale quattro domande, a cui vorrebbero una risposta, e una richiesta per Papa Francesco affinché prenda posizione durante l'omelia.

Le domande:
• I 109 firmatari della Lettera a Francesco – ricevuta dalla Segreteria Vaticana il 2 dicembre 2016 – facevano presente la particolarità e fragilità del Regio Parco di Monza, dunque la preoccupazione per il grande afflusso di pubblico previsto per la celebrazione della Messa del 25 marzo 2017. Addolorati e mortificati, sono rimasti inascoltati. Perché?
• Il grande prato del Mirabello, una delle più belle e rappresentative visioni paesaggistiche del Regio Parco di Monza è stato trasformato in un cantiere, danneggiato da canalizzazioni nel prato, tracciati di ghiaia sull'erba, spostamenti di piante, compattamenti del terreno per allestire un palco e strutture definite dall'Arcidiocesi “di grande impatto scenico”: c'era bisogno di spettacolizzare così tanto una manifestazione già di per sé eccezionale senza pensare alle conseguenze che ci sarebbero prodotte sul monumento?
• C'era bisogno di invadere il fragile parco con centinaia di migliaia di persone che, per quanto civili e rispettose, non potranno certo volare?
• Come si concilia tutto questo con l'insegnamento sul rispetto dell'ambiente e del dialogo che sono alla base del pontificato di Francesco?

La richiesta:
• che durante l'omelia il Papa faccia sentire la sua voce in difesa della tutela del Regio Parco di Monza, anche per evitare che questo evento d'eccezione venga preso ad esempio per avallare manifestazioni con grande impatto di pubblico e strutture come i concerti che provocano i danni che abbiamo documentato; danni ancora ben visibili sul prato della Gerascia, dove un'erbetta che sta crescendo a stento sarà pronto a Giugno per essere nuovamente distrutto dai concerti già previsti.


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