Il Paese a misura di malato di Alzheimer prende forma: ecco la posa della prima pietra

MONZA - Sarà a tutti gli effetti un paese senza barriere per ospitare i malati di Alzheimer e per pazienti con problemi di demenza: domani la prima pietra del villaggio all'interno della Residenza San Pietro (in viale Cesare Battisti)

Sarà una struttura unica e avveniristica a livello nazionale. Il primo esperimento in Italia del cosiddetto “Paese ritrovato” un vero e proprio villaggio pensato e realizzato a misura di persone colpite dall’Alzheimer o da altre forme di demenza. L’opera verrà costruita a Monza all’interno della Residenza San Pietro in viale Cesare Battisti: la prima pietra verrà posata nella mattinata di domani, sabato 18 marzo alle 11, alla presenza di Roberto Mauri (presidente della Cooperativa La Meridiana), monsignor Silvano Provasi (arciprete di Monza), Fabrizio Sala (vicepresidente della Regione Lombardia), Gigi Ponti (presidente della Provincia di Monza e Brianza), Roberto Scanagatti (sindaco di Monza), Matteo Stocco (direttore dell’Asst di Monza), Massimo Giupponi (direttore dell’Ats Brianza), Giuseppe Fontana (presidente della Fondazione Comunità di Monza e Brianza) e Giovanna Forlanelli (presidente Comitato di garanzia “Il Paese ritrovato”).

I lavori per la realizzazione del villaggio a misura di paziente con problemi di demenza sono iniziati il 22 dicembre 2016 all’indomani del via libera per la realizzazione dell’opera abbracciata da tutto il Consiglio comunale e dovrebbero concludersi entro la primavera del 2018.

Il villaggio sarà allestito come un vero e proprio paese senza barriere e pericoli per i pazienti malati di Alzheimer o con altre forme di demenza. Ci saranno spazi verdi, negozi dove andare a fare la spesa, persino un parrucchiere il tutto gestito da personale adeguatamente formato ad accogliere e seguire persone con questo tipo di fragilità.

“È un’idea rivoluzionare – commenta Roberto Mauri – perché restituisce alla persona quello che la malattia gli ha negato: la vita sociale, la speranza di continuare ad essere utile e di possedere uno scopo e un senso dell’esistere”.

B.Api.


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