L'Enpa lancia l'allarme: abbandono incontrollato di tartarughe acquatiche

MONZA - Una volta per andare in vacanza c'erano tanti cretini che abbandonavano cani e gatti: ora lo stesso fenomeno accade anche con le tartarughe d'acqua. Lo rivela la sezione monzese dell'Enpa (Ente nazionale protezione animali) che cerca qualcuno disposto a ospitarle

L’estate, purtroppo, è diventata non solo la stagione per abbandonare Fido. A Monza e Brianza in costante aumento anche gli abbandoni delle tartarughe acquatiche. Una volta pronta la valigia, i proprietari se ne sbarazzano abbandonandole nei prati e nei laghetti.

Una vera e propria emergenza quella che denuncia la delegazione monzese dell’Enpa che da tempo promuove campagne contro la triste abitudine di abbandonare le testuggini con un costante aumento di recuperi di esemplari acquatici a guance rosse o a guance gialle originarie degli Stati Uniti.

Il problema è che questi esemplari, sempre più spesso acquistati a cuor leggero nei negozi o durante le fiere in piazza, crescono rapidamente diventando perciò compagne ingombranti e difficili da gestire.

I volontari dell’Enpa ricordano che prima di acquistare questi animali dobbiamo conoscere alcuni importanti accorgimenti: le tartarughe acquatiche crescono fino a 30 centimetri di diametro, possono vivere fino a 20 anni e hanno bisogno di spazi ben più grandi di quelli delle vaschette do plastiche dove abitualmente vengono tenuti.

Né è pensabile poi di abbandonarle in natura. Infatti non solo la loro immissione incontrollata negli stagni e nei fiumi è un reato perseguibile penalmente ma crea anche un serio danno alla flora e alla fauna che già vive in questi ambienti.

Nel frattempo l’Enpa lancia un appello affinché le decine di tartarughe acquatiche accolte in sede trovino una famiglia che disponga di un ambiente idoneo con un laghetto dove accoglierle.

Per informazioni inviare un’email a selvatici@enpamonza.it oppure telefonare allo 039-835623.