La Lega Nord querela gruppi e partiti che l’hanno tacciata di razzismo
MONZA - Federico Arena, segretario cittadino della Lega Nord, annuncia querele nei confronti di coloro che nel mese di novembre avevano affisso manifesti con il logo di Brianza Antifascista e Antirazzista. Il Carroccio annuncia che d'ora in poi sarà tolleranza zero.
La Lega Nord non ci sta a passare per razzista, querelando coloro che la tacciano di fomentare sentimenti negativi nei confronti degli stranieri. Guerra a suon di denunce quella dichiarata dal Carroccio che nei giorni scorsi ha sporto querela contro i firmatari dei manifesti affissi abusivamente lo scorso novembre in giro per la città dove la Lega Nord veniva definita "partito razzista che… raccoglie i propri consensi lavorando a un’operazione di saldatura con forze politiche neofasciste".
Un manifesto con il logo di “Brianza antifascista e antirazzista” sottoscritto da Giovani Democratici di Monza e Brianza, Sinistra Ecologia e Libertà Monza, Rifondazione comunista, il Foa Boccaccio, diversi circoli Arci e l’Anpi Provinciale Monza e Brianza.
"Da adesso tolleranza zero – precisa Federico Arena, segretario cittadino della Lega Nord – Partono le denunce e ognuno dovrà prendersi le responsabilità di ciò che dice e di ciò che fa. Sono stufo di ricevere ingiurie gratuite da parte di chi, non avendo argomentazioni valide, riesce solo a insultare dandoci dei razzisti e dei fascisti e sono stufo dell’arroganza di alcuni esponenti della sinistra estrema che si sono spinti, più volte nello scorso anno, ad atti di violenza nei confronti dei nostri militanti: il buon nome del nostro movimento non può più essere infangato, la tranquillità dei militanti non deve essere messa in discussione. Come dice il nostro Responsabile Federale dell’immigrazione, l’italo-nigeriano Tony Iwobi, la Lega non è razzista, ma realista. Realismo vuol dire richiedere maggiori controlli dei confini e maggiore sicurezza, così da poter aiutare chi realmente è un profugo e poter così arginare l’immigrazione clandestina".
Un manifesto con il logo di “Brianza antifascista e antirazzista” sottoscritto da Giovani Democratici di Monza e Brianza, Sinistra Ecologia e Libertà Monza, Rifondazione comunista, il Foa Boccaccio, diversi circoli Arci e l’Anpi Provinciale Monza e Brianza.
"Da adesso tolleranza zero – precisa Federico Arena, segretario cittadino della Lega Nord – Partono le denunce e ognuno dovrà prendersi le responsabilità di ciò che dice e di ciò che fa. Sono stufo di ricevere ingiurie gratuite da parte di chi, non avendo argomentazioni valide, riesce solo a insultare dandoci dei razzisti e dei fascisti e sono stufo dell’arroganza di alcuni esponenti della sinistra estrema che si sono spinti, più volte nello scorso anno, ad atti di violenza nei confronti dei nostri militanti: il buon nome del nostro movimento non può più essere infangato, la tranquillità dei militanti non deve essere messa in discussione. Come dice il nostro Responsabile Federale dell’immigrazione, l’italo-nigeriano Tony Iwobi, la Lega non è razzista, ma realista. Realismo vuol dire richiedere maggiori controlli dei confini e maggiore sicurezza, così da poter aiutare chi realmente è un profugo e poter così arginare l’immigrazione clandestina".
La Lega Nord di Monza ricorda inoltre il sostegno e l’impegno del partito nella lotta contro la burocrazia che da tempo portava avanti un giovane ragazzo serbo non vedente, scappato dalla guerra nella ex Jugoslavia e da oltre 20 anni residente in città. "Non siamo razzisti lo dimostriamo con i fatti, altri invece sono bravi solo a fare i buonisti da strapazzo – conclude Arena - Chi viene nel nostro paese per lavorare, integrarsi e rispettare la nostra cultura, le nostre leggi e il nostro modo di vivere, per noi, sarà sempre il benvenuto".