La Polizia avverte: anziani a rischio con la truffa del falso infermiere

MONZA - Nella campagna antitruffa che vede la Polizia di Stato impegnata con il progetto "Non siete soli #chiamatecisempre", si segnala tra le varie tecniche quella del falso infermiere. Con la solita raccomandazione: non aprite la porta a gente che non conoscete

Non aprite la porta agli sconosciuti e telefonate al 112, numero unico per l'emergenza. Sono i suggerimenti della Polizia di Stato impegnata nella campagna antitruffa "Non siete soli #chiamatecisempre". Tra le varie casistiche di persone raggirate da malintenzionati, i poliziotti evidenziano quella pericolosa del falso infermiere.

Una tecnica molto semplice per i malviventi. Per loro è sufficiente seguire un infermiere di un centro anziani che esegue iniezioni a domicilio e individuano così come vittima del loro raggiro un malcapitato paziente. In seguito, fingendosi dipendenti dello stesso centro, lo avvertono telefonicamente che la persona che solitamente va al suo domicilio per l'iniezione sarà sostituita per quel giorno da un altro infermiere accompagnato da un medico.

I due truffatori, travestiti da medico ed infermiera, si presentano a casa della vittima mostrandosi cordiali e professionali. Poi mentre il medico distrae l'anziano l'infermiera si assenta per preparare la siringa, non con il solito medicinale, ma con una sostanza narcotizzante. Una volta che la povera vittima cade addormentata, i malfattori hanno tutto il tempo per rubare soldi e preziosi.


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