La vicenda della famiglia nel box approda in Regione. Bordonali: "Situazione inaccettabile"
MONZA - Non ha destato stupore soltanto in città: la vicenda dell'egiziano che teneva nascosta la famiglia nel box del condominio, quella che forse era la seconda moglie e i tre figli, ha fatto discutere anche al Pirellone. Sull'accaduto si è espresso anche l'assessore regionale Simona Bordonali.
L'eco della vicenda dell'egiziano e della famiglia che vive nel box, con il sospetto di bigamia, è arrivata fino al Pirellone e non ha mancato di sollevare critiche: "Ciò che è successo a Monza è inaccettabile e deve indignare tutti", lo ha detto l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali, durante la trasmissione televisiva 'Detto da voi', commentando l'arresto dell'Egiziano accusato di aver segregato in un box di pochi metri quadrati la seconda moglie.
"La poligamia - ha aggiunto Bordonali - è una chiara scelta di non integrarsi. In nome di un buonismo ipocrita e nocivo stiamo mandando segnali di debolezza. Tra presepi tolti nelle scuole e piscine pubbliche riservate a donne islamiche stiamo tradendo alcuni principi fondanti della nostra comunità. La libertà di religione è fondamentale, ma chi vuole vivere sul nostro territorio deve rispettare le nostre leggi e la nostra cultura, dove uomo e donna hanno pari diritti e pari dignità".
"Se alcuni precetti della religione islamica non sono compatibili con i nostri valori - ha concluso Bordonali - esistono decine di Paesi islamici dove i poligami possono tornare immediatamente".