Litiga col fratello e lo accoltella: pregiudicato in manette
MONZA - Una violenta lite in casa tra due fratelli si è conclusa con una coltellata. Il minore, 49 anni, è stato portato in carcere dai Carabinieri. Il maggiore, 54 anni, è stato trasportato d'urgenza all'ospedale San Gerardo dov'è tuttora ricoverato ma non in pericolo di vita
Era in casa a Monza agli arresti domiciliari, ma al culmine di una lite con ili fratello non ha esitato a impugnare il coltello e a colpirlo: un uomo di 49 è stato portato in carcere dai Carabinieri, il ferito è finito al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo. Non è in pericolo di vita.
Il violento episodio è avvenuto in via Pellegrini, quartiere Cederna, nell'abitazione dove i due fratelli, uno di 49 anni e l'altro di 54, vivono con la mamma di 82.
All'improvviso ieri sera verso le 18, pare per futili motivi, è scoppiata una violenta lite tra i due fratelli. Si è conclusa solo quando il minore ha impugnato il coltello e ha colpito l'altro al torace davanti allo sguardo atterrito della madre.
Il ferito, uscito di corsa dall'appartamento, è riuscito a chiamare i Carabinieri e l'ambulanza. E' stato accompagnato in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo, dov'è tuttora ricoverato ma non in pericolo di vita.
Per l'aggressore, già ai domiciliari, il trasporto è avvenuto sull'auto dei Carabinieri: per lui si sono aperte le porte del carcere.
Il violento episodio è avvenuto in via Pellegrini, quartiere Cederna, nell'abitazione dove i due fratelli, uno di 49 anni e l'altro di 54, vivono con la mamma di 82.
All'improvviso ieri sera verso le 18, pare per futili motivi, è scoppiata una violenta lite tra i due fratelli. Si è conclusa solo quando il minore ha impugnato il coltello e ha colpito l'altro al torace davanti allo sguardo atterrito della madre.
Il ferito, uscito di corsa dall'appartamento, è riuscito a chiamare i Carabinieri e l'ambulanza. E' stato accompagnato in codice rosso al pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo, dov'è tuttora ricoverato ma non in pericolo di vita.
Per l'aggressore, già ai domiciliari, il trasporto è avvenuto sull'auto dei Carabinieri: per lui si sono aperte le porte del carcere.
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