Lorella Cuccarini madrina d’eccezione all’inaugurazione della palestra di riabilitazione motoria realizzata all’interno del Centro Maria Letizia Verga della Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma.

La soubrette più amata dagli italiani, da anni impegnata nel mondo del volontariato all’interno del progetto “Trenta Ore per la Vita” domani, martedì 4 aprile, sarà a Monza all’ospedale San Gerardo.

Alle 14 taglio del nastro del nuovo importante gioiello realizzato nel comparto materno infantile. Una palestra che permetterà ai giovani pazienti dell’ Oncologia pediatrica di seguire trattamenti fisioterapici utilizzando anche una serie di macchinari acquistati grazie alla generosità di tanti benefattori, in primis “Trenta Ore per la Vita” che nel 2016 ha finanziato l’iniziativa all’interno del “Progetto  Home”.

Una generosità dimostrata poi anche lo scorso autunno in occasione di una cena benefica organizzata allo Sporting Club di Monza durate la quale sono stato raccolti i fondi per sostenere il progetto.

Una cena alla quale aveva partecipato in vesti di ospite e di battitrice dell’asta benefica anche Lorella Cuccarini che, per l’occasione, aveva visitato il Centro Maria Letizia Verga.

Un progetto importante quello della palestra di riabilitazione motoria che permetterà ai bambini e adolescenti che stanno combattendo contro la leucemia, il diritto di avere una qualità della vita migliore anche in un momento così delicato della loro giovane esistenza. Anche con breve pedalata sulla cyclette o qualche esercizio muscolare. Lontani, per quanto la salute permetterà, dalla corsia.

La palestra si estende su una superficie di 110 metri quadrati è dotata dell’area macchinari, dello spazio dove effettuare i trattamenti fisioterapici, due bagni, lo spogliatoio e un’area ristoro che si aprirà sul giardino d’inverno.

I pazienti, saranno guidati da un team di specialisti di riabilitazione motoria e di sport therapy sotto la diretta supervisione del dottor Momcilo Jankovic. Un’occasione importante per i bambini e gli adolescenti malati di leucemia o di linfoma seguiti nel prestigioso Centro monzese di proseguire nei limiti del possibile il loro percorso di crescita fisiologico  e di effettuare attività motoria fondamentale per contrastare gli effetti debilitanti che alcuni farmaci hanno direttamente sulla struttura muscolare.

A fare da guida a questo progetto un ragazzo laureato in Scienze motorie che ha vissuto in prima persona il dramma della leucemia uscendone vincitore.