Mastroianni senza pace: per la terza volta gli rubano il fregio della Folgore dalla tomba
MONZA - Era scomparso tragicamente due anni fa per annegamento. Per Gennaro Mastroianni, iscritto alla sezione cittadina dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia non c'è pace neanche da morto. Per la terza volta dalla sua tomba è stato rubato il fregio della Folgore
Due anni fa, in occasione del suo funerale, i familiari, gli amici, i paracadutisti gli avevano augurato di riposare in pace. L'eternità è lunga, ma l'inizio per lui è tutt'altro che incoraggiante: ignoti, per la terza volta, hanno rubato il fregio della Folgore dalla tomba di Gennario Mastroianni.
Persona nota a Monza, socio della sezione di Monza dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, Mastroianni era tragicamennte scomparso due anni fa quando, quarantacinquenne, era annegato nel lago. Si era trasferito da qualche tempo a Borgo Ticino, nel novarese, ma aveva ancora legami con la Brianza.
Purtroppo, come riporta il sito Congedati Folgore, la sua tomba è stata profanata più volte. In tutte e tre le occasioni i malintenzionati erano interessati al fregio della Folgore. Persona nota a Monza, socio della sezione di Monza dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia, Mastroianni era tragicamennte scomparso due anni fa quando, quarantacinquenne, era annegato nel lago. Si era trasferito da qualche tempo a Borgo Ticino, nel novarese, ma aveva ancora legami con la Brianza.
La prima volta era semplicemente appoggiato sulla tomba, qualcuno ha trovato giusto l'idea di prenderlo e portarselo a casa. La famiglia, toccata nei sentimenti, si era pertanto rivolta a un marmista per incollare il fregio sulla tomba. Non è bastato: sono riusciti a staccarlo e a portarlo via. Ormai, però, per i familiari era una questione di principio: volevano lasciare al figlio un ricordo di quella che era stata la sua vita. E per la terza volta hanno portato il fregio della Folgore alla sua tomba. Questa volta, visti i precedenti, hanno pensato di avvitarlo.
Macché. Qualcuno, dopo aver fatto qualche sopralluogo, ha pensato di appropriarsi un'altra volta di ciò che non gli apparteneva, violando il riposto di Mastroianni.
Gesto squallido che, oltretutto, compiuto in modo furtivo e maldestro, ha anche rovinato la lapide.
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